Clemente Mastella, sindaco di Benevento, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Tuttosport. Queste le sue parole, qui evidenziate dalla nostra redazione: “Sono un grande appassionato di calcio. Son stato dirigente del Napoli e ho rischiato di rimetterci la casa e quel poco che avevo per salvare la società quando il club andò in fallimento. Da ministro sono stato negli spogliatoi dell’Italia quando vincemmo il Mondiale nel 2006. Provai emozioni uniche. Sono anche amico di molti calciatori: da Carnevale a Vigorito, passando per Del Piero”.
Per permettere al Benevento di restare in A, serve una rivoluzione? “A me che sono un moderato, venite a parlare di rivoluzione? No, le rivoluzioni non servono, bisogna innestare su ciò che esiste già, serve un cambiamento mite. A mio avviso, bisogna ripartire da chi ha permesso a questo sogno di diventare realtà. Già è bellissimo pensare che prima, un bambino, dicendo nomi come Milan, Napoli, avrebbe pensato che si trattasse di amichevoli…”
Come vede il derby tra Napoli e Benevento: “Tra le due tifoserie non c’è rivalità, ma grande simpatica reciproca. Esiste un antagonismo storico con i tifosi dell’Avellino e della Salernitana, ma con i beneventani assolutamente no”.
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