Anac, il presidente Cantone: “Le amicizie ‘pericolose’ dei giocatori? Il Napoli sta già lavorando in tal senso, ma si può fare di più”

Raffaele Cantone, presidente dell’Anac, è intervenuto ai microfoni di Marte Sport Live nell’ambito della rubrica “Toni di Colore” con Toni Iavarone. Ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione:

Sono un grande tifoso del Napoli e sono stato contento del gioco espresso dalla squadra specie nella fase finale del campionato. Mi sarei aspettato qualcosa in più, qualche pareggio poteva essere evitato nell’ambito della stagione. Mi ritengo comunque soddisfatto: amo il calcio e l’estetica del calcio e il Napoli ha espresso il miglior calcio della serie A, molti lo hanno detto, altri hanno dovuto ammetterlo.

La prossima stagione? Credo sia un’ottima idea ripartire dall’impianto attuale, ripartire dall’ossatura della squadra è la giusta mossa e il famoso patto va nella giusta direzione. Penso che confermare Sarri sia stata la scelta più intelligente e andare avanti con lui“.

Il presidente Cantone ha poi affrontato anche il tema di attualità, ovvero le foto delle “amicizie pericolose” di Reina e degli altri azzurri, testimoniate dalle foto apparse di recente: “Credo sia molto difficile in questa città evitare certi rapporti. È capitato pure ad Hamsik in passato e parliamo di una persona molto seria. Nelle foto c’era pure Callejon, altro professionista ineccepibile. Può capitare persino ad un napoletano di non capire chi siano in realtà certi interlocutori, figuriamoci agli stranieri. Parliamo di tre soggetti, quelli arrestati, che si presentano come imprenditori. La società conosce bene il tema e bisogna preservare i giocatori.

La scelta di allenarsi a Castel Volturno va proprio in tal senso, forse si può fare un po’ di più. Un club importante evita che i propri tesserati abbiano questi contatti. De Laurentiis ha sempre evitato che i tesserati vadano ad inaugurare i club dei tifosi ed evidentemente certe logiche vanno lette nell’ottica di tutelare i giocatori. Alla luce di queste vicende il Napoli ha compiuto le scelte giuste, limitandosi a mandare i propri giocatori alle inaugurazioni di sponsor in rappresentanza del club e non in modo privato. Ed anzi la società ha compiuto scelte coraggiose che sono state quantomai opportune. Queste cadute impongono di fare di più, ma siamo napoletani e sappiamo che possono esserci questi rischi. L’importante è che questi rischi siano casi eccezionali.

La maglia numero 10 a Insigne? Ne sarei felice, se la merita. Maradona come calciatore è un mito e se si deve riportare la numero 10 ben venga un ragazzo di Napoli come Insigne. Tra l’altro Lorenzo rappresenta anche un riscatto sociale, vista la sua storia e di recente ha dimostrato di essere all’altezza di questa bella storia, diventando un chiaro punto di riferimento per tutti i ragazzi di Napoli. La cittadinanza onoraria del 5 luglio a Maradona? Sarò a Roma – ha concluso Cantone a Radio Martema non mi entusiasmerebbe esserci. Preferisco ricordare il Maradona giocatore“.

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