Emanuele Giaccherini è forse l’unico “caso”, se così si può dire, esistente nel Napoli. Il suo arrivo, la scorsa estate, fu accolto con entusiasmo dagli esperti e dagli addetti ai lavori. Un acquisto caldeggiato da Sarri, un calciatore in grado di ricoprire più ruoli. E, soprattutto, un gran lavoratore. Uno dei segreti della Juve di Conte, sebbene non fosse assolutamente un titolare. Ma l’attuale tecnico del Chelsea lo rese tale in Nazionale, con ottimi risultati agli scorsi Europei. “Da lì è iniziato qualche problema per Emanuele”: a parlare, ai taccuini di SpazioNapoli, è l’agente del giocatore, Furio Valcareggi. “Uscire sconfitti ai rigori per mano della Germania ha avuto un contraccolpo mentale importante per il ragazzo. Avrebbe avuto bisogno di più giorni di vacanza, si fermò una sola settimana per rispondere subito presente alla chiamata del Napoli”.
A Dimaro si aggiunsero anche alcuni problemi fisici
“Un guaio muscolare subdolo, che lo mise in condizione di non potersi allenare al meglio, di non poter spingere sull’acceleratore. Se l’è portato avanti fino alla fine di settembre, da ottobre in poi è stato bene”.
Forse troppo tardi per essere “visto” di più dall’allenatore
“Attenzione, né io né il giocatore abbiamo qualcosa da ridire sull’operato di Sarri. Come si potrebbe? Solo che il tecnico lo considera esclusivamente alternativa a Callejon, e lo spagnolo si ferma davvero raramente. Io ho sempre invitato tutti a una riflessione”.
Ci rinfreschi un po’ la memoria
“Nella Juve c’erano Vidal, Pirlo e Pogba. Un centrocampo mostruoso. Eppure Emanuele veniva impiegato spesso, talvolta era il dodicesimo uomo di Conte. Basti pensare che i bonus che dà il club bianconero si maturano quando si è giocato il 75% delle partite: un risultato che il ragazzo ha sempre raggiunto”.
In parole povere: Giaccherini non accetterà di ripetere un campionato come quello appena terminato
“Parlerò con Giuntoli, vedremo cosa si può fare. Se il Napoli punta su di lui seriamente, è disposto a rimanere pur giocando poco: sa bene di essere in una grande squadra e di non poter pretendere nulla. Per cui ripeto: se la stima del club è immutata, nessun problema”.
Intanto arriva Ounas
“Ecco, io non mi sento assolutamente in grado di poter giudicare. Ma se questo calciatore è stato preso per essere alternativa a Callejon, come sento dire in giro, allora lo spazio per Emanuele potrebbe ulteriormente diminuire. E a quel punto dovremmo fare valutazioni del tutto diverse”.