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Sepe stupisce nel ritiro di Dimaro: tutti i motivi per cui trattenerlo

In casa Napoli c’è un uomo di cui si parla poco. Un uomo che potrebbe sembrare ai margini del progetto azzurro, ma che sta dimostrando giorno dopo giorno, in ritiro, di esserne parte integrante.

Luigi Sepe ha avuto pochi rapporti con le partite ufficiali negli ultimi anni. Anzi, a dirla tutta, non ne ha avuti affatto. L’ultima volta che ha difeso i pali della sua porta era il 10 maggio 2015. Vestiva la maglia dell’Empoli, che quel giorno si arrese alla Fiorentina per 2-3 al Castellani. Fiorentina, parentesi, in cui militava Neto, più volte accostato al Napoli proprio per sostituire Sepe e da poco in forza al Valencia.

Il portiere azzurro, classe ’91 e prodotto del vivaio, potrebbe però non essere sostituito. Essere cresciuto nelle giovanili del Napoli è un dettaglio non da sottovalutare. La FIGC, infatti, impone che la rosa sia composta da un massimo di 21 calciatori non provenienti dal vivaio. I restanti 4 posti per arrivare a 25 spettano ai prodotti della “cantera” della società.

Sepe è l’unico, insieme a Insigne, a presentare tale requisito. Grazie alla loro presenza il Napoli può permettersi una rosa di 23 calciatori. La partenza del portiere ridurrebbe necessariamente il numero di interpreti a 22. Inoltre le difficoltà che sta incontrando il Napoli nel raggiungere un accordo per l’acquisto di un gregario di Reina potrebbero indurre la società a trattenere il giocatore.

Se il colloquio tra il portiere spagnolo e De Laurentiis dovesse concludersi nella maniera che ci si attende, probabile che la scelta del secondo ricadrà proprio sul portiere originario di Torre del Greco.

C’è da sottolineare infine l’impegno che sta profondendo nel ritiro di Dimaro, le parate che è riuscito a esibire in questi primi giorni in Trentino e soprattutto l’importanza che la sua umanità ha sul gruppo. Le dimostrazioni di feeling con i compagni e gli spunti positivi che offre sul campo sono punti in favore della sua permanenza. Un profilo di buona qualità, umiltà e che trasmette serenità.

Marco Breglio, Nicola Frega, Pasquale Giacometti e Salvatore Varriale

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Scritto da
redazione