L'estate azzurra, dopo l'accesso diretto alla Champions League grazie al secondo posto in campionato, è interamente incentrata sulla vicenda Higuain. Il presidente promette la permanenza dell'argentino che, dopo qualche settimana, effettua in gran segreto le visite mediche con la Juventus. "De Laurentiis mi ha costretto ad andare via" dirà il Pipita durante la presentazione alla Juve. Pronta e da applausi la risposta del numero uno azzurro: "Cari tifosi, il Napoli non si prende per il c**o! Ho passato molto tempo con lui ed era molto sereno, non sembrava affatto infastidito dalla mia presenza. Il suo procuratore non ha mostrato alcuna insofferenza quando ci siamo incontrati per discutere del rinnovo. Se fossero stati insofferenti non avrebbero trascorso ore a parlare di soldi, molti soldi, con interesse e disponibilità. Il suo procuratore dovrebbe vergognarsi per aver detto che nella squadra, quella che gli ha permesso di segnare 36 goal in campionato, giocavano calciatori non all'altezza di Gonzalo. Se Higuain avesse letto la storia di Napoli saprebbe che questa città è stata l'unica a liberarsi da sola dall'invasione dei nazisti. Questo popolo lo si può tradire se non si ha vergogna, ma non si può prendere per il c**o!".
Quattro ore di discussione non sono bastate per dirimere il nodo arbitrale con il quale Gonzalo Higuain ha chiesto al Napoli il pagamento di 2 milioni e 570 mila euro (inizialmente erano 680 mila) tra differenze contributive, premi non percepiti e fondo solidarietà.
Il club -riporta La Gazzetta dello Sport – ha ribadito di non aver mai disatteso l’impegno di conferire al giocatore uno stipendio da almeno 5,75 milioni netti a stagione. Il collegio giudicante, composto dagli arbitri di parte Salvatore Civale (Higuain) e Bruno Piacci (Napoli) e presieduto da Ettore Farina, si è riservato la decisione che entro la fine di luglio verrà comunicata.
Articolo modificato 13 Lug 2017 - 08:35