Chi ha il privilegio di assistere agli allenamenti del Napoli non può non riconoscere il livello assoluto del gioco di mister Sarri. Scambi veloci, giocate di prima, circolazione del pallone. Insomma, il calcio spettacolo che i partenopei mostrano in ogni partita è figlio principalmente delle esercitazioni che il tecnico impone ai suoi giocatori in allenamento.
E quindi capita, decisamente spesso, che anche tifosi non del Napoli arrivino a Dimaro per assistere al lavoro del mister. E proprio oggi al campo di Carciato l’episodio si è ripetuto. Al termine dell’allenamento mattutino, infatti, un tifoso si è avvicinato all’estremità delle gradinate e ha chiesto a Jorginho: “Ti prego, vieni qui. Ho una lettera per te e per mister Sarri“.
Il centrocampista italo-brasiliano si è avvicinato incuriosito. “Ti prego leggila e falla leggere anche al mister, sentivo il bisogno di dirvi certe cose“, ha ribadito il tifoso al calciatore, che gli ha fatto un cenno e poi ha risposto: “Va bene, grazie“.
La scena non è passata inosservata e dunque abbiamo deciso di avvicinare il tifoso in questione per capire i motivi che l’hanno spinto a scrivere quella missiva, oltre per capirne i contenuti. “Vengo da Verona, in realtà non sono un tifoso del Napoli. A me piace solo il bel gioco, per cui faccio il tifo per Sarri e di riflesso per la squadra che allena – ha onestamente confidato -. In passato ho seguito il Foggia e il Pescara di Zeman, poi in Italia nessuno riusciva a farmi appassionare al gioco del calcio. Almeno fino a quando non ho visto giocare le squadre di Sarri. Ecco perché ho scritto la lettera, per dirgli tutte queste cose“.
Una dimostrazione di stima insomma, che va al di là del tifo. Il gioco del Napoli è riuscito ad attirare estimatori in tutta Italia, amanti della manovra sviluppata da Jorginho&Co. Si, perché Jorginho è stato l’altro destinatario della lettera. “Lo considero il miglior regista del campionato italiano, non riesco a comprendere come non venga chiamato in Nazionale. Anche Diawara è forte, ma Jorginho fa girare il pallone con una velocità superiore. Mi fa impazzire. Lo conoscevo già prima che arrivasse al Napoli, anche perché conosco il dirigente della Sambonifacese (prima squadra italiana di Jorginho, ndr) che lo portò dal Brasile. Mi auguro apprezzi la mia lettera, credo in lui e spero porti il Napoli alla vittoria“.
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