Jacopo Dezi ha lasciato il Napoli. Dopo Perugia e Bari la nuova destinazione è Parma. Il calciatore è stato presentato un paio di giorni fa insieme con Roberto Insigne. Dezi ha voluto però salutare i suoi follower e i suoi nuovi tifosi non un lungo posto su Facebook. Tramite il suo profilo, il centrocampista ha descritto minuziosamente le sue emozioni e il perché delle sue scelte. Queste le sue parole:
“Inizia un nuovo, importante capitolo della mia vita e della mia carriera. Quello appena chiuso è stato un cammino bellissimo ed entusiasmante, ma non l’ho percorso da solo, non avrei potuto. Se in questi sette anni sono cresciuto tanto, lo devo anche al lavoro fatto con i miei procuratori e con il Napoli. E anche se non ho potuto giocare con la maglia azzurra porterò sempre la gente e i tifosi di Napoli nel mio cuore. Ora inizia una nuova avventura. Un altro bellissimo cammino. Inizia da Parma, da una maglia crociata che ha fatto la storia del calcio italiano e da un progetto ambizioso. Sono emozionato, motivato, spaventato il giusto, quel tanto che basta a farmi avere voglia di «macinare» ogni singolo centimetro di campo e di vita. Più di tutto, però, sono grato alla Società per aver creduto in me per un progetto a lungo termine, per avermi reso parte integrante della famiglia e avermi dato la possibilità di fare ciò che più amo con massima serenità. La stessa serenità che ho mantenuto nell’ultimo mese in cui si è parlato molto di me e delle trattative di mercato, vere o presunte, che mi riguardavano. Hanno parlato tutti, tranne me. Non ho rilasciato alcuna dichiarazione. Mai. Neanche una da quando si è aperto il calciomercato. In questo mese ho fatto molte cose. Sono stato in famiglia, mi sono allenato, ho lavorato sodo per essere pronto in qualsiasi momento. Soprattutto ho cercato di non perdere la concentrazione, perché quello del calciomercato è un periodo in cui non si sceglie solo un ingaggio (magari quello economicamente migliore, come qualcuno crede). Si scelgono progetti e persone, si fanno scelte di vita e professionali che meritano attenzione e lucidità. Per questo ho preferito il silenzio”.
“Adesso che sono passati un po’ di giorni e ho avuto modo di metabolizzare quello che ho letto sui social, un grazie credo lo meritino anche tutti i tifosi che mi hanno inviato messaggi di sostegno, critiche pacate o messaggi di delusione perché non ho scelto la loro squadra. Voglio ringraziarvi perché mentre ricevevo un attacco duro, e in tutta sincerità inspiegabile, mi avete ricordato il motivo per cui amo così tanto il mio lavoro: siete voi che, pur amando la vostra squadra del cuore, siete capaci di manifestare delusione e rabbia senza scivolare nella violenza verbale. Perché le critiche fanno parte del gioco, per fortuna. Senza le critiche sarebbe difficile crescere come uomini e come atleti. Le minacce e le offese gratuite, però, non possono e non devono far parte del gioco, perché questi comportamenti non fanno male a me, ma a tutti i tifosi che amano la loro squadra senza mai dimenticare il rispetto dell’altro. Ora si torna al lavoro senza clamore, ma con una promessa: ci metterò il cuore, come ho fatto in tutte le squadre per cui ho giocato. L’ho fatto fino a ora, e continuerò a farlo perché ho la ferma convinzione che metterci il cuore sia il solo modo per omaggiare la maglia che si indossa e i tifosi che la amano. Il bello inizia adesso. Buona stagione a tutti!”