Un solco, ampissimo e profondo, sull’out mancino dell’Allianz Arena di Monaco di Baviera. La sfida, prima nella storia dei due club, tra Napoli e Atletico Madrid ha visto tra i tanti appunti dell’attento Maurizio Sarri una nota più che lieta. A maggior ragione per il tecnico che in Faouzi Ghoulam ha sempre espresso stima, piena e totale fiducia. Una posizione decisa, al punto da relegare un buon interprete nel ruolo come Ivan Strinic a vera e propria comparsa nell’arco delle ultime due stagioni. E di spingere per rinnovo e conferma, ma su questo ritorneremo.
Settantacinque minuti formato Playoff Champions. Brillante nella gamba, propositivo nelle intenzioni. E lucido, soprattutto, con la giocata giusta come una scintilla, che divampa con continuità innescata dal sinistro con il contagiri del classe ’91 ex Saint’Etienne. Tutto reso direttamente proporzionale nelle difficoltà dei diretti avversari, Gaitàn dà dei cenni che smentiscano un encefalogramma piatto solo ed esclusivamente al ventiseiesimo di gioco, poi è profondo rosso, completamente soverchiato dall’algerino. Lo stesso dicasi per Juanfran, costantemente schiacciato tra gli spunti di Insigne e le proiezioni, continue e progressive dello stesso Ghoulam. Incontenibile al punto da costringere Simeone a invertire le ali a targhe alterne, senza comunque spostare troppo la situazione.
Devastante, altissimo sulla trequarti, nella più piena accezione moderna del ruolo. Capace di disegnare parabole illuminanti, preziose. E insidiose. Soglia di pericolo altissima per gli uomini del Cholo. La resa nei fatti, la combinazione con José Maria Callejon che quasi riprende le mosse delle giocate a memoria del 7 di Motril nell’inossidabile due composto con Insigne. Un rigore guadagnato – e poi sprecato da Milik – e l’assist al bacio con una pennellata sublime per il vantaggio griffato dallo stesso Calleti. E solo un intervento sensazionale di Oblak gli nega la gioia del gol al termine di un’azione da tornante vero, alla vecchia maniera. La summa di una prestazione importante, al cospetto di un avversario che dal punto di vista del ritmo, del pressing e – in particolare – della garra non ha lesinato nulla, anzi, fino ad eccedere nel finale. Una prestazione totalizzante, con l’unico neo sullo spunto di Griezmann che propizia il pari, dove però divide le responsabilità con Koulibaly.
Pronto all’uso in vista del primo crocevia stagionale. Quei Playoff Champions dall’importanza capitale. E ai quali Ghoulam approderà con un nuovo contratto. L’ultimo tassello in una campagna rinnovi durata un anno intero. L’accordo per il rinnovo è ormai cosa fatta, cinque anni di contratto con le parti che hanno trovato un punto d’incontro: 1,9 mln più bonus, con la possibilità di toccare il muro dei 2,2 milioni di euro. Per la gioia, in primis, di Maurizio Sarri: “E’ un giocatore importante, lui è cresciuto molto in questi anni. Dopo la Coppa d’Africa ha avuto qualche calo, ma poi è tornato su i suoi livelli. Mi auguro rinnovi perché per me è fondamentale, inoltre lui ha grande voglia di proseguire con questo gruppo per cui credo alla fine si vada verso l’accordo”. Ipse dixit, era il 9 luglio scorso. La grande voglia già lampante, limpida. Il giusto antipasto in attesa del primo piatto forte.
Edoardo Brancaccio
Articolo modificato 2 Ago 2017 - 07:22