Reina 6: Il Bournemouth non s’affaccia praticamente mai dalle sue parti, lui presidia l’area con attenzione. Nelle poche volte in cui è chiamato ad agire se la cava comunque con discrezione. Sporadici interventi di ordinaria amministrazione in cui – comunque – fa il suo dovere. Il secondo tempo porta un cambiamento netto nel Bournemouth, che trova la rete del pari: lui, però, non ha colpe, tagliato fuori dalla deviazione di Hysaj. (Dal 70′ Rafael s.v.: Nessun intervento notevole, non ha colpe sul goal del vantaggio del Bournemouth: anche lui viene sorpreso dal mancato fischio dell’arbitro)
Hysaj 6: Positivo quando c’è da far girare il pallone ed accompagnare la manovra. In zona cross e più in generale in fase offensiva potrebbe sicuramente fare di più, ma quando c’è da guardarsi le spalle lo fa comunque bene. Non un compito semplicissimo: Gradel potrebbe rivelarsi un avversario scomodo. La giocata più bella arriva nel primo tempo: con un bel filtrante dalle retrovie smarca Mertens dinanzi a Begovic.
Albiol 6: Soffre praticamente zero nel primo tempo dinanzi ad un avversario arroccato, rapido in ripartenza ma poco concreto. Tiene bene, rattoppa nelle poche volte in cui è chiamato ad agire e sbaglia pochissimo con il pallone tra i piedi. Il giro palla del Napoli passa da lui e Koulibaly e gli errori non sono contemplati. Qualche attimo di smarrimento ad avvio ripresa sulla riscossa del Bournemouth. (Dall’82’ Maksimovic s.v.)
Koulibaly 6: Attento, guardingo. Un po’ rude quando c’è da esserlo. Però è efficace quando è chiamato a battagliare, riduce Afobe a un vagabondo in cerca d’assistenza. Brividi, sul finale di primo tempo, quando s’accascia al suolo in seguito ad un colpo. Nulla di fatto, sospiro di sollievo: contro il Nizza deve esserci. La ripresa, invece, è un brivido: un attimo di disattenzione sulla rete di Afobe (c’è anche la sfortuna), poi si lascia sfuggire King e rimedia un giallo. (Dal 71′ Chiriches 6: Non sempre attento, rischia qualcosa e compie un fallo pericoloso. Però porta a casa la pagnotta, non è neppure imputabile sulla rete del sorpasso inglese).
Ghoulam 6: Il migliore del pacchetto arretrato: gli strappi di Ibe potrebbero essere l’arma più pericolosa del Bournemouth, lui è bravo a limitarlo. Dalla sua parte non si passa: difende bene e mostra diversi progressi nella fase difensiva (il suo tallone d’achille) e quando c’è da accompagnare l’azione non disdegna mai il supporto. Disattenzione – e sfortuna – sulla rete di Afobe. (Dall’82’ Mario Rui 5,5: Non entra al meglio, si lascia superare in velocità in un paio di situazioni).
Allan 6: Il solito, vecchio, caro Allan. Che lotta, fa a sportellate. Che si fa vedere in zona offensiva. Che alterna giocate pregevoli ad altre censurabili. Double face: quando impiega la consueta garra da rubapalloni fa tutto bene. Quando assiste i compagni in zona goal anche. Però spesso è impreciso, nel giro-palla un suo errore rischia di far ripartire un contropiede pericoloso del Bournemouth. La pagnotta, comunque, sa come portarla a casa. (Dal 60′ Rog 5,5: Entra male in partita, è impreciso, sovrastato dagli avversari fisicamente e quasi sempre in ritardo sulle seconde palle. Appare in netto ritardo di condizione: mezzo voto in più per l’assist finale a Zielinski).
Jorginho 5: Il primo tempo non è rivedibile come invece il secondo. Un cambiamento netto, fisico e psicologico. Anche perché non lavorando una notevole quantità di palloni fa fatica a prendere le redini del centrocampo. Nella ripresa, infatti, sparisce del tutto dal campo. In fase difensiva è nullo: tra difesa e centrocampo c’è troppa distanza, lui fa fatica a ripiegare e a dare un contributo nelle retrovie.
Hamsik 7: La serata del capitano si consuma a Bournemouth e si manifesta in una prestazione eccelsa. Sui livelli di sempre. Sprazzi di puro calcio. Quando illumina, quando imbecca i compagni, quando allarga il gioco e quando mette ordine nella caciara. Gioca con una disinvoltura quasi sovrumana, fa tanto e fa tutto bene. Non solo: mostra una garra tutta nuova. Nel centrocampo del Napoli uno dei pochi a meritare davvero nella serata di Bournemouth. (Dal 71′ Zielinski 6,5: Entra come alter-ego di Hamsik, non demerita ma propizia involontariamente il goal del Bournemouth. Perché in realtà subisce un fallo sulla propria trequarti: l’arbitro chiude due occhi e lascia correre l’azione tra l’incredulità generale. Si riscatta però a tre minuti dal termine, insaccando di precisione e furbizia nell’angolo più lontano).
Callejon 6,5: Solito elemento imprescindibile. Bene nel primo tempo, un po’ meno nella ripresa. Partecipa comunque attivamente al gioco, sfiora la rete con un pallonetto che viene salvato sulla linea. Ma non solo: è lui infatti a propiziare il goal di Mertens, intercettando il disimpegno sciagurato di Begovic. Non brilla come al solito in fase difensiva, ma il giudizio resta positivo. (Dal 75′ Giaccherini s.v.)
Mertens 6,5: Luci e ombre di un primo tempo in cui, comunque, è sempre al centro del gioco. Il goal è il suo, ma forse risulta solo il dettaglio più marginale. Perché è casuale per come arriva: Insigne conclude dal limite, lui è sulla traiettoria, il pallone gli carambola addosso e termina in rete. Ha l’occasionissima per raddoppiare, ma un errore di misura e una gran parata di Begovic gli negano la gioia della doppietta. E ancora il portiere bosniaco, pochi minuti dopo, gli risponde picche, allungando in corner un bel destro secco dal limite. La mira è da rivedere anche nel secondo tempo: si presenta al cospetto di Boruc ma si fa ipnotizzare. (Dal 71′ Milik s.v.)
Insigne 7: Nei primi 45 minuti è il più brillante della comitiva. Quando il Bournemouth è arroccato tenta il guizzo. E talvolta lo trova, va al tiro in più di una circostanza. Partecipa attivamente alla manovra, negli ultimi metri è sempre in odor di pericolo. Netti i progressi rispetto all’Audi Cup, propizia la rete con un destro secco che viene deviato da Mertens. Rapido e pimpante, per i difensori del Bournemouth è una vera e propria spina nel fianco. L’assist splendido per Callejon (che conclude con un pallonetto) è un cioccolatino.
Sarri 6: Il suo Napoli è bello e gioca a memoria. Parole dette e ripetute, però nella concretezza fallisce un po’. Perché potrebbe portarsi sul doppio se non triplo vantaggio al termine del primo tempo. E invece si specchia, cerca di entrare in porta con il pallone. Subisce poi il ritorno di fiamma del Bournemouth che va in rete. Dopodiché accusa dieci minuti e più di sbandamento. Campanello d’allarme: cali di concentrazione di questo tipo sono da evitare in un preliminare.
Articolo modificato 6 Ago 2017 - 22:33