Senz’affanno, solo con un bel po’ di sudore sulla fronte: è il caldo, bellezze. Ed è Napoli, che torna ad accogliere gli azzurri e lo fa con una cornice di pubblico meravigliosa quanto non scontata. La squadra? Risponde come deve: due reti belle ed importanti all’Espanyol, segnale con affaccio sul preliminare che vale tantissimo.
Vale la fiducia in questa squadra, innanzitutto. E poi la consapevolezza che talento e disciplina, quest’anno, potranno fare la differenza come non mai.
Ma ecco le pagelle del Napoli!
REINA 6 – Non ne prende una. Nel senso che non serve prenderne, perché non arrivano.
SEPE s.v. – Da capitano, nel suo San Paolo. Con la maglia per cui ha sempre tifato, con cui è cresciuto. C’è spazio anche per i brividi sotto i 30 gradi di Napoli.
MAGGIO 6 – Testa. E sangue freddo. Almeno il sangue, perché poi al San Paolo ogni scorribanda fa rima con litri di sudore che scorrono. Ma Christian c’è, si fa sentire. E porta a casa una prestazione comunque da registrare.
HYSAJ 6 – Un affondo, poi attenzione e false proposizioni: nel senso che ci sono, ma non vengono premiate. E Sarri sbuffa un po’…
ALBIOL 6.5 – Gol su piazzato: è una notizia, per di più ottima. Vuol dire che i saltatori ci sono, che il Napoli sa segnare anche in modo diverso. Che tante volte, pure un colpo di fortuna si può trasformare in una testata vincente: bravo Raul a farsi trovare pronto.
MAKSIMOVIC 6 – Con calma, con pazienza, con convinzione. E col fuorigioco.
KOULIBALY 6 – Baptistao scappa e viene riacciuffato: è una costante della partita. Così come Kalidou, sempre straripante e sempre attento. Il coefficiente di difficoltà indicava un altro tipo di prestazione: l’importante è che il contatore degli errori sia rimasto fermo a zero.
CHIRICHES 6 – La prima scelta, dopo i titolari. Non fa altro che confermare le buone sensazioni di Sarri.
GHOULAM 6.5 – Il sinistro tagliato, profondo, insidioso, è un’arma bella e buona che dovrebbe passare dai controlli all’esterno del San Paolo. Mario Rui in panchina se la ride, ma non si sa materialmente quanto gli convenga: finché fa ciò che vuole su quella fascia, Faouzi ha il controllo di metà squadra.
RUI 6 – Dura togliere il posto a Ghoulam, ancor meno se il minutaggio (e minime disattenzioni) ti portano a distanza siderale dall’algerino.
ALLAN 6 – Meglio delle ultime uscite, tranne per un errore che stava liberando Baptistao e la remuntada catalana. Una ‘hazzata’, direbbe Sarri: che non macchia una prestazione buona, convincente, che gli dà le chiavi del centrocampo. Il preliminare, a quanto pare, sarà roba sua.
ROG 6.5 – Buona giocata, buoni tempi. Ci sarà spazio, e che spazio, anche per il croato: lo merita.
JORGINHO 7 – Pronti, via: due assist super in profondità. Che spettacolo, questo Jorginho. E quanta quantità, oltre all’indiscutibile cifra tecnica. È un insieme di certezze, oggi: certezze che vanno a scontrarsi pacificamente con il contorno azzurro. Da lui parte tutto. E parte tutto bene.
DIAWARA 6 – Chiaro che parta dietro, chiaro che resta un fenomeno. Quest’anno sarà più difficile, ma questo ragazzo ha già saputo sorprendere. Non vede l’ora di continuare a farlo.
HAMSIK 6 – Si fa vedere meno, eppure tra le giocate più belle c’è una sua padellata da oltre 25 metri. Quando si dice ‘a mezzo servizio’: bene, ce ne vorrebbero undici di ‘mezzi servizi’ del genere.
ZIELINSKI 6.5 – AAA: serve il miglior Piotr. Che stasera s’è visto, però a sprazzi: di per sé, non una cattiva notizia. Arriverà il giorno.
CALLEJON 6 – Attivo sin da subito: del resto, è la sua notte, il suo ricordo, la sua ex squadra. Con il tempo (e il caldo) le fiammate però gli danno poca verve e zero sostanza. Ha tutto il tempo – il tempo del preliminare – per ritornare devastante.
OUNAS 7 – Palla al piede fa infiammare tutto il San Paolo: dote rara, di pochi giocatori. Si gira in un fazzoletto e calcia, poi si prende responsabilità e chiude il tutto con un doppio passo. Auguri per il futuro. Ma auguri anche al Napoli che dovrà tener buono un meraviglioso arsenale in panchina.
MERTENS 7 – Subito dentro, subito gol. Però annullato. Ma Dries continua, gioca tranquillo, fa la sua parte nel mondo azzurro. E al 21′, ecco la perla: una punizione da 24 metri che s’infila sul secondo palo, lasciando ammaliato e frastornato Adrian. Metà San Paolo è ancora a bocca aperta.
MILIK 6 – Impalllato e un po’ vittima dei centrali avversari, oltre che dell’imprecisione dei compagni. La sensazione resta però sempre quella: dategli una buona sponda e salverà il mondo.
INSIGNE 6.5 – Se fosse preciso quanto presente, avrebbe vinto la partita da solo contro gli undici spagnoli. È che Lorenzo, nella sua notte, c’è sempre: ma quel destro proprio non va. Non per qualche segno astrale, né per qualcosa di particolare: è solo sfortuna. È solo la stella (cadente) sbagliata…
GIACCHERINI 6.5 – È rimasto per un motivo. E si vede tutto.
Cristiano Corbo