Che il Napoli fosse una delle formazioni più accreditate per poter puntare alla vittoria dello Scudetto nella prossima stagione, era una cosa che pensavano più o meno tutti. Il meraviglioso calcio sviluppato dai ragazzi di mister Maurizio Sarri ha incantato non solo l’Italia, ma anche l’Europa. Il primo tempo della sfida di ritorno in Champions League con il Real Madrid resterà uno spot per gli azzurri, che da quella sera hanno acquisito la giusta convinzione, necessaria per poter puntare alla vittoria. Insomma, il Napoli, soprattutto nella seconda metà della passata stagione, ha dimostrato di essere pronto. Di avere tutto per potersela giocare fino alla fine.
Ecco, ed è qui che cambia tutto. Sì, perché questa mattina un sondaggio pubblicato dalla Gazzetta dello Sport (GUARDA QUI), i cui votanti sono stati gli stessi giornalisti del quotidiano rosa, vede addirittura il Napoli come formazione favorita per la vittoria della Serie A. Avanti anche alla superpotenza Juventus, che domina il campionato italiano ormai da 6 anni di fila. Certo, gli attestati di stima fanno piacere, e mai come quest’anno in città c’è la sensazione che possa accadere qualcosa di straordinario.
Appunto, straordinario. Indicare gli azzurri come favoriti per il titolo lascia sinceramente qualche dubbio. Non perché non si creda nel gruppo partenopeo, ma semplicemente perché gli investimenti profusi in questa sessione di calciomercato, e i giudizi che hanno accompagnato la stessa, sono in forte contraddizione con quanto scritto oggi dalla Gazzetta. Prendiamo in esame il caso della Juventus, squadra già fortissima e che ha ulteriormente rinforzato la rosa prendendo giocatori del calibro di Douglas Costa, Bernardeschi, Matuidi e addirittura si permette di tenere Szczensy come portiere di riserva. Lo stesso Szczesny cercato dal Napoli per affidargli la maglia da titolare. Oltre 120 milioni di euro spesi per il mercato (fonte: transfermarkt.it), con spese che non sembrano affatto terminate. Certo, sono andati via giocatori importanti come Bonucci e Dani Alves, ma si può davvero dire che il Napoli sia più forte dei bianconeri, a tal punto da indicarli come favoriti per il titolo? Soprattutto visto che la “Vecchia Signora” può disporre di tanti altri campioni (o presunti tali) quali Dybala, Higuain, Pjanic, Khedira e via dicendo.
E il Milan dei cinesi? Ben 10 acquisti (aspettando Kalinic) con ben 190 milioni di euro spesi. Un mercato imponente, che non può servire “solo” per puntare ad un posto in Champions League. Senza dimenticare l’Inter che, seppur senza acquisti roboanti, ha migliorato una rosa già forte con giocatori che ben conoscono la Serie A, come Borja Valero e Vecino, e sopratutto ha affidato la panchina ad un tecnico che è sinonimo di garanzia: Luciano Spalletti. Senza dimenticare la Roma di Eusebio Di Francesco che, nonostante un mercato che l’ha vista perdere Rudiger e Salah, è la formazione che paradossalmente, per progetto, più si avvicina al primo Napoli di Maurizio Sarri. Sì. perché l’ex tecnico del Sassuolo sa trasmettere alla propria squadra un’impronta di gioco vera, di qualità. E che, proprio perché senza pressioni, potrebbe rivelarsi la vera sorpresa di questo campionato.
Il fatto che il Napoli non possa essere considerato favorito per lo Scudetto lo dice proprio il mercato e i giudizi fin qui piovuti sull’operato di De Laurentiis e Giuntoli. Non oltre la sufficienza per la maggior parte degli esperti nazionali, che sì confermano come trattenere tutti i big della rosa sia stata un’ottima mossa, ma altrettanto hanno sottolineato come sarebbe servito aggiungere almeno un nuovo calciatore all’undici titolare. E allora la domanda viene spontanea: com’è possibile che una formazione giunta terza lo scorso anno, che per gli esperti ha svolto un mercato giudicato “inferiore” (nei voti) rispetto ai competitors, poi venga pronosticata come favorita per la vittoria dello Scudetto?
Ribadiamo, il Napoli è certamente uno dei club che ai nastri di partenza si pone in prima fila per competere alla vittoria del tricolore, ma investire gli azzurri della pressione di dover vincere a tutti i costi perché “favorita” è un errore. Già, perché come spesso ripetuto da Sarri, il Napoli coltiva un sogno. Ma questo sogno non deve essere imposto dagli altri. Le chiacchiere, comunque stanno per lasciare spazio al campo. Il campionato sta finalmente per ricominciare: che vinca il migliore.
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Pasquale Giacometti
Articolo modificato 18 Ago 2017 - 17:30