Il conto alla rovescia è ormai agli ultimi rintocchi. La prima svolta della stagione del Napoli risiede nella partita di stasera, all’Allianz Riviera contro il Nizza. Il carattere, la determinazione e la qualità messa in campo all’andata dagli azzurri porta buon umore e ottimismo dal lato dei partenopei, forti del risultato netto di 2-0.
Più che i due gol fatti, che in fine dei conti potevano essere di più con una precisione maggiore, assume grande importanza quello 0 alla voce “gol subiti”. Questo, infatti, mette il Napoli nella condizione di allontanare fantasmi di rimonta semplicemente con un gol. Nel caso in cui segnasse il Napoli, infatti, i francesi dovrebbero realizzare 4 gol per passare il turno.
C’è però una doppia novità di formazione, tra i rossoneri, che potrebbe cambiare qualcosa. L’esperienza di Wesley Sneijder, infatti, sarà stasera al servizio del Nizza. Già giustiziere della Juventus nell’utima giornata del girone di Champions League 2013/2014, l’olandese potrebbe causare qualche grattacapo in più alla banda Sarri.
Soprattutto perché al suo fianco agirà, nel pacchetto offensivo dei francesi, un’altra vecchia conoscenza del calcio italiano. Mario Balotelli rientra, infatti, in squadra, dopo aver saggiato nuovamente il campo già in campionato. La classe e lo strapotere fisico del tanto chiacchierato bomber ex Inter e Milan (tra le altre) sono dei dettagli da non sottovalutare e, anzi, da arginare a mestiere in una partita che vale tutto.
Aggiungiamoci anche l’effervescenza di Saint-Maximin, che ha saputo tenere la sua prestazione oltre la sufficienza al San Paolo, con pericolose incursioni e scatti brucianti. Altro profilo, dunque, da tenere sotto controllo e da gestire senza superficialità.
La possibile assenza di Mertens, anche se dalle ultime filtra un po’ di ottimismo in più, infine, non si può dire che non cambierebbe il modo di giocare azzurro. Ha saputo dimostrare, il belga, di incidere sotto vari aspetti in maniera positiva, sia nella finalizzazione che nella fluidità di manovra. La figura di Milik, seppure anch’essa indice di garanzia, muta l’assetto e l’impostazione del gioco azzurro, che potrà puntare più sulla fisicità e sullo stacco di testa del polacco. Gioco, però, preferito meno, nei risultati, rispetto a quello palla a terra.
L’ambiente, poi, è un altro aspetto da non sottovalutare. A gran voce il presidente dei francesi ha richiesto uno stadio pieno, con il numero maggiore possibile di tifosi rossoneri. Vietata, invece, la trasferta ai tifosi azzurri. Certo, una condizione ambientale del genere, la bolgia dell’Allianz Riviera, se affrontata nella giusta maniera, potrebbe aiutare la crescita (già perpetua) del Napoli, per chiudere il primo capitolo decisivo di una stagione che si prospetta ricca di esami da superare.