In mancanza del campionato tutte le attenzioni si rivolgono alla nazionale, e quasi per magia sembra di dimenticarsi quanto successo con la maglia del proprio club. È quanto successo ad esempio a Lorenzo Insigne, berasagliato (e variamente difeso) da critiche fin troppo ingrate.
Certo è indubbio che il giocatore di Frattamaggiore abbia un rendimento antitetico in campionato col Napoli e in nazionale, ma evidentemente le colpe non sono tutte sue. L’edizione odierna del Corriere dello Sport analizza questa disparità di rendimento. Col Napoli infatti può vantare 219 partite, 50 gol e 53 assist, mentre in nazionale è un punto fermo soltanto dall’arrivo di Ventura.
Con Conte e Prandelli aveva accumulato poco più di 400 minuti e giocato per intero soltanto la partita contro l’Armenia. Con Ventura la svolta: tre partite complete e già 357′ giocati. Quello di esterno nel 4-2-4 probabilmente non è il suo modulo congeniale, ma con Israele ci sarà ancora lui, forte della fiducia di tecnico e compagni di squadra.