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Bologna, Bigon: “Il Napoli può giocarsela con la Juve. Ghoulam e Koulibaly le mie sorprese, mai avuto problemi con De Laurentiis”

Riccardo Bigon, ds del Bologna, ha parlato ai microfoni di Premium Sport prima della gara con il Napoli: “È chiaro che partite come questa passano per una fase difensiva accorta. Il Napoli è una squadra fortissima, sono partite in cui l’unione e lo spirito di sacrificio possono produrre qualcosa di buono. Napoli prima avversaria della Juventus per lo Scudetto? Sono i numeri che lo dicono, gli azzurri giocano il calcio più bello in Italia. Se la giocherà con i bianconeri e con altre squadre”.

Su Donadoni: “Sta dando fiducia al gruppo, stiamo cercando di proseguire un lavoro iniziato un anno fa e speriamo di raccogliere dei frutti. Nel mio lavoro ho sempre creduto nella fiducia del gruppo che sposa la mia filosofia. Nella crescita di una squadra ci sono tanti componenti quali quelle tecniche e quelle come la consapevolezza dei propri mezzi. Al Bologna siamo a terzo anno di Serie A dove servono anche passaggi dolorosi come la scoppola dell’anno scorso, ma l’importante è sfruttare questi momenti per imparare dagli errori”.

Sui giocatori portati a Napoli durante gli anni in azzurro: “Molti giocatori ci sono, altri non più. Callejon, Albiol e Higuain erano già conosciuti. Tra le sorprese personali ci sono di sicuro Ghoulam e Koulibaly perché erano nomi meno pubblicizzati e pochi li conoscevano. Dries era un giocatore molto forte già prima perché era già molto noto in Olanda: allora era nel giro della nazionale belga. Che poi da centravanti avesse questo sviluppo non se l’aspettava nessuno. E’ proprio ciò che capitò a Cavani: noi lo prendemmo per fargli fare l’esterno destro e poi Mazzarri se lo inventò punta. Alla fine si è rivelato un grande goleador”.

Su De Laurentiis: “Nei sei anni trascorsi in azzurro il presidente non ha mai commentato o comunque influito in una scelta tecnica, né in entrata e né in uscita. Le decisioni sono state prese tutte dal sottoscritto, poi è chiaro che nella decisione finale, soprattutto nella parte economica, il presidente e i suoi collaboratori avevano molta voce in capitolo. Io ho fatto solo una piccola parte di un percorso di una squadra che oggi è ben vista da tutti. Con lui ho lavorato alla grande”.

Articolo modificato 10 Set 2017 - 20:53

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Scritto da
redazione