Nella goleada contro il Benevento c’è mancato solo il suo guizzo. Belec, il portiere dei sanniti, pare essersi messo d’impegno proprio contro Hamsik, alla disperata ricerca di un gol. E dire che la tavola apparecchiata al San Paolo era di quelle perfette: sei gol, due rigori e quaranta tifosi arrivati per lui dalla Slovacchia. Inoltre, uno stadio intero che ha invocato il suo nome: al 20′ e al 45′ del secondo tempo, in occasione dei due rigori concessi al Napoli.
Il capitano azzurro, ancora a secco in questa stagione, ha bisogno come il pane di tornare al gol. Gliene mancano soltanto due per raggiungere Diego Armando Maradona: il capocannoniere “all time” della storia azzurra a quota 115.
Così ieri, prima dei due rigori – scrive Il Mattino – gli si sono avvicinati i compagni, Sarri si è fatto sentire dalla panchina sul secondo, il pubblico ha urlato “Marek, Marek”, ma lui ha respinto tutti e si è accomodato sul vertice alto dell’area di rigore assistendo ai penalty battuti da Mertens e essendo il primo a complimentarsi con lui. Come a dire: i gol voglio conquistarmeli da me, non voglio che nessuno me li regali.