Il nuovo terzino della Sampdoria Ivan Strinic ha rilasciato un’intervista al Secolo XIX, analizzando la sua nuova esperienza a Genova ed il periodo a Napoli, non risparmiando qualche frecciatina nei confronti dell’ex tecnico Maurizio Sarri.
Debutto convincente con la Samp
“Sono contento della mia prima partita, ma devo ancora crescere. In precedenza mi sono allenato da solo a Napoli per una ventina di giorni. E questo periodo ha sicuramente influito sulle mie condizioni fisiche attuali, non ancora ottimali. So di dovermi allenare più forte che posso per recuperare il gap rispetto ai miei compagni“, ha dichiarato l’esterno croato.
Rapporto mai consolidato con Sarri
“L’esperienza nel Napoli di Sarri è formativa: gioca rapidissimo a un tocco fino agli ultimi quindici metri. Poi lì, e solo lì, si fanno concessioni alla fantasia e all’inventiva. Il mio istinto adesso è sempre quello di giocare veloce e ad un tocco. Ma sono venuto a Genova per ricominciare, per rivivere le emozioni da calciatore. Non sono andato a Napoli per stare in panchina e guardare il mio conto in banca. Ho aspettato tanto la mia occasione, Sarri mi ha concesso qualche chance, ogni tanto. Ma non mi ha mai dato la continuità di quelle 6-7-8 partite di fila, necessarie per dimostrare qualcosa. Eppure ogni volta che giocavo le critiche e i giudizi erano positivi. Ma Sarri è fatto così, anche dal punto di vista umano è decisamente freddo. Qua, con Giampaolo, è tutto un altro ambiente. Ci sto bene”
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