MILIK TEMPI RECUPERO – Come un film già visto. Un déjà vu che nessuno avrebbe voluto rivivere: il Napoli, i suoi tifosi, il calciatore soprattutto. Perché Arek Milik ora ha, sarebbe assurdo il contrario, il morale sotto i tacchi. Dopo l’operazione al legamento crociato di questa mattina (clicca qui per tutti i dettagli), dovrà ricominciare un percorso graduale di riavvicinamento al campo che non sarà semplice: l’attaccante polacco dovrà attingere a tutta la sua volontà per smaltire l’infortunio, tornare a correre, a calciare il pallone e infine rimettersi a disposizione di Sarri e della squadra.
INUTILE ILLUDERSI
Quali saranno i tempi in cui avverrà tutto questo? Difficile, forse impossibile prevederlo. Ed è inutile farsi illusioni: non si può parlare di stagione finita, ma gravemente compromessa sì, sicuramente. L’infortunio al legamento crociato anteriore è uno dei peggiori, forse il peggiore in assoluto, che può capitare ad un giocatore di calcio. Il ginocchio è la parte della gamba che più di tutte viene sottoposta a vibrazioni continue. Poi, è chiaro, ogni caso è a se stante. Insigne, ad esempio, tornò a giocare dopo appena 3 mesi e mezzo dall’operazione. L’anno scorso invece, per rivedere Milik in campo, ci sono voluti quasi sei mesi. Questione di struttura fisica, diversa da calciatore a calciatore. Quella di Milik è imponente, la sua stazza mette sotto pressione le ginocchia e per questo l’aspetto fisico, relativo alla muscolatura da rinforzare quando sarà clinicamente guarito, è fondamentale.
Rientrò da titolare, l’anno scorso, nella sfida di Coppa Italia alla Juventus, ma il suo rendimento fu diametralmente opposto a quello di inizio stagione, dove aveva messo a segno 7 gol in 15 partite, facendo presto dimenticare finanche Higuain. Quest’anno aveva iniziato in maniera diversa, dovendo – purtroppo per lui – dividere il ruolo di centravanti con lo scatenato Mertens. Eppure stava riacquistando pian piano una forma ottimale, è probabile che Sarri lo avrebbe gettato nella mischia dall’inizio contro il Feyenoord. E invece il destino si è accanito. Arek dovrà ricominciare tutto daccapo. E il vero Milik, purtroppo, anche per quest’anno non lo vedremo ancora.
Vincenzo Balzano
Twitter: @VinBalzano