Il tecnico del Napoli, Maurizio Sarri, ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza stampa alla vigilia della partita di Champions League con il Feyenoord.
Ti inventerai qualche altra cosa dopo questo nuovo infortunio di Milik?
“Innanzitutto gli faccio un grosso in bocca al lupo. Il terreno di gioco era indegno, e se il suo infortunio fosse dovuto a questo? Che facciamo? Non voglio passare per quello che piange sempre, ma il terreno da gioco è il nostro utensile da lavoro. Ora faremo qualche prova, considerando sempre che abbiamo poco tempo a disposizione per allenarci. Il calendario va riformato in qualche modo, i giocatori sono super stressati. Ora inizio a capire perché gli allenatori parlano sempre più di mercato e sempre meno di lavoro, il lavoro non esiste più”.
Bisogna ridurre il numero di squadre? E cosa pensi del campionato olandese e del Feyenoord?
“Il campionato a 18 squadre ha il pro di ridurre le partite, ma il contro di togliere il sogno della serie A a tante squadre. Io credo che bisogna eliminare alcune finestre alle Nazionali, concentrandole in un determinato arco temporale. Il Feyenoord? Sono arrivati davanti all’Ajax, è una squadra forte con un’intelaiatura importante che quando attacca è pericolosissima. Hanno alcuni giovani molto interessanti, spero che il San Paolo ci dia una mano: non è decisiva, ma è una partita molto importante”.
Rimpianti per non aver trattenuto Zapata o Pavoletti?
“Ti sembro il ds o il presidente? Facciamo ipocrisia. È assurdo tenere tanti giocatori per poi escluderli dalla lista. Poi bisogna vedere anche con che testa potevano rimanere i ragazzi avendo la consapevolezza di essere una terza punta. Se si romponi Icardi o Higuain, la situazione per Inter e Juve è la stessa”.
Hai già visto una reazione diversa dopo l’infortunio di Milik?
“Non ho ancora visto i calciatori. L’anno scorso il suo infortunio ci tolse un punto di riferimento importante, quest’anno invece lo abbiamo in quel ruolo. Dispiace per il ragazzo, ma è una situazione diversa. Ora bisogna trovare una soluzione alternativa”.
Farai turnover domani sera?
“L’altro ieri ho visto uno dei migliori Feyenoord della stagione, nonostante la sconfitta. È una partita difficilissima, toglierò dal campo giocatori stanchi dopo la partita di sabato, per fortuna ho calciatori che ancora non accusano la stanchezza”.
Cambiato atteggiamento in campionato, viste le tante rimonte?
“Di fronte agli episodi negativi la squadra ora ha reazioni caratteriali forti. È un periodo di 40 giorni, può non fare testo, ma spero sia una nuova caratteristica che ci porteremo dietro tutto l’anno”.
Callejon e Ounas possono essere alternativa come prima punta?
“L’aspetto disturbante di quest’infortunio è che sabato abbiamo fatto 10 minuti stupendi con il 4-2-3-1, ora non possiamo permettercelo. Callejon è una certezza anche in quel ruolo, sa gestire la palla e sa andare in profondità. Ounas è un potenziale che in questo momento ci dà meno garanzie dato che non è inserito ancora al meglio nei nostri meccanismi, però le caratteristiche ce le ha tutte”.
Quali sono le insidie principali della partita di domani sera?
“Il Feyenoord ha buona intensità, attacca a pieno organico e ti può costringere ad andare in sofferenza. Concede delle ripartenze, ma a me piacerebbe molto tenerli lontano dall’area”.
Sei formazioni diverse in sei partite di campionato, ma allora il turnover il Napoli lo fa?
“Siamo una delle squadre che ha impiegato più giocatori e una delle squadre che ha meno giocatori sopra i 400 minuti”.
Dopo la sconfitta in Ucraina fu detto che la testa del Napoli, inconsciamente, era più al campionato che alla Champions. Domani cosa ti aspetti?
“Inconsciamente sarebbe anche legittimo, dato che è una squadra che non vince in campionato da 30 anni. È un rischio che c’è, cerchiamo di combatterlo, e domani dobbiamo fare una grossa prestazione per ottenere il risultato. Vediamo se riusciamo ad avere in coppa la stessa determinazione del campionato. L’inconscio può essere un avversario in questo momento”.
Domani è una gara fondamentale? Reina come sta?
“Pepe sta facendo benissimo. Si è trovato in una situazione difficilissima, la palla è passata dove in barriera stavano i giocatori della Spal. Ha preso un gol da uomo, non ha fatto il paraculo: poteva mettersi tutto sul suo palo e prenderla, ma se poi passa sopra la barriera è gol sicuro”.
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