“Testa più al campionato che alla Champions”? A questa domanda, durante la conferenza stampa di presentazione della partita tra Napoli e Feyenoord in programma stasera a Fuorigrotta, Maurizio Sarri risponde che inconsciamente sarebbe anche legittimo, dato che è una squadra che non vince in campionato da 30 anni. Il rischio, quindi, secondo l’allenatore toscano potrebbe esserci, pur sapendo che i suoi faranno di tutto per combatterlo e dare il meglio in campo per vincere la partita e conquistare la prima vittoria nel girone. Stando alle sue parole, però, l’avversario più temibile, questa volta, potrebbe essere proprio l’inconscio.
È un Sarri freudiano quello di oggi che rimette tutto alla filosofia dell’inconscio quello stesso infatti che il filosofo Freud sosteneva come: “un particolare regno della psiche con impulsi di desiderio propri, con una propria forma espressiva e con propri caratteristici meccanismi psichici che non vigono altrove”. E se fosse veramente così, se fosse questo il vero avversario per il Napoli in questo girone di Champions? Se effettivamente la voglia e la determinazione di vincere in campionato possono essere degli ostacoli per gli azzurri? Non deve essere così, invece, verrebbe da dire! L’inconscio non può vincere per una serie di ragioni.
La prima deriva dal fatto che la costante partecipazione alla Champions insieme ai risultati positivi ottenuti nella stessa, aiutano a scalare posizioni nel Ranking Uefa. Secondo, competizioni come queste , una volta che vi si partecipa devono essere rispettate con il massimo impegno perchè non è detto che per vincere il campionato bisogna snobbare “inconsciamente” la Champions, basti pensare alla Juventus dello scorso anno vincitrice del campionato e vice campione d’Europa.
Se la società, ha intenzione di ricoprire un posto tra le grandi di Europa questo ragionamento non può funzionare. Gli addetti ai lavori, sostengono, infatti, che tra i tanti fattori, uno in particolare che farebbe raddoppiare il fatturato del Napoli, finora di 200 milioni, risiede nella capacità degli azzurri ad occupare, sempre, anche nei prossimi anni, un posto in questa competizione. È vero, anche, visto l’andamento di queste prime giornate di campionato, che nella mente di tutti, tifosi in primis, c’è un unico pensiero: “se non ora quando” ma attenzione perché questo potrebbe far trascurare il detto: “vincere aiuta a vincere”.
Allora, vincere in Champions e vincere soprattutto l’impegno attuale con il Feyenoord al San Paolo non può che essere il monito giusto per continuare la marcia verso quello che sarà l’obiettivo futuro, lo scudetto. Solo così si diventa grandi senza scuse, soprattutto quelle “inconsce”!
Martina Amitrano
Articolo modificato 26 Set 2017 - 15:32