Il presidente del Napoli, Aurelio De Lauretniis, ha rilasciato una lunga intervista a Il Corriere della Sera parlando di tantissimi argomenti. Ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione:
“La Juve è sempre la squadra più forte? Sicuramente. Dopo sei scudetti consecutivi può essere legittimo oggi avere un po’ di preoccupazione. Nervosismo? Sì, probabilmente. Lo sarei anche io al loro posto. Non hanno più giocatori alla Pirlo o alla Del Piero. Io non avrei mai venduto Pogba. Poi quest’anno hanno dato anche Bonucci, che per loro era fondamentale.
I conti si faranno a marzo. Non mi esalto, ma devo dire che non sono neanche sorpreso dal primato. È la prosecuzione del girone di andata dello scorso anno. Quando, secondo me, abbiamo perso lo scudetto perché siamo partiti con l’handicap dell’infortunio di Milik. Abbiamo impiegato un po’ di tempo per individuare in Mertens il sostituto perfetto.
Milik? Questa volta è diverso. Intanto, credo che possa rientrare a gennaio, ma se così non fosse abbiamo preso Inglese che, in caso di necessità, può raggiungerci a inizio anno. Non sono sorpreso del primo posto. Abbiamo scelto di mantenere intatta la squadra, rinnovando i contratti di Mertens e di Insigne e con gli altri lo avevamo già fatto. Il Napoli segue il suo percorso di crescita in maniera coerente.
Clausola di otto milioni sul contratto di Sarri un pericolo? Sarri è stata una mia scelta e oggi la rifarei mille volte. Sono innamorato di lui. Con noi potrà divertirsi ancora molto. Lo terrei qui altri dieci anni, ma se dovesse decidere di andar via me ne farò una ragione. Ne troveremo un altro come lui. Ghoulam? Con lui siamo fermi. Ottimo giocatore e professionista, ma vale lo stesso discorso. Se vuole andare me ne faccio una ragione. Inoltre, se ci dovesse essere una clausola, la decido io.
Reina? Il suo agente mi spiazzò chiedendomi un rinnovo di tre anni. Sarebbe stato un lusso per una società con il nostro fatturato. Preferisco valutarlo anno per anno e chissà che poi le cose non possano cambiare. Avevamo contattato Szczesny, ma lui non voleva fare il secondo.
Sono contento soprattutto per i tifosi. Possono togliersi qualche sassolino dalla scarpa, io lavoro per il mio pubblico. So però che il tifoso ragiona diversamente e ha il diritto di criticare. Io accetto le critiche, poi però contano i fatti. Ho sentito dire che non ho investito, ma noi abbiamo aumentato il tetto ingaggi e soprattutto preso altri giocatori che potranno dare il loro contributo.
Campionato o Champions? Non mi piace mettere limiti alla provvidenza. Sarri teme che i giocatori inconsciamente possano scegliere? Credo che avendo messo a disposizione del tecnico una rosa di 25 giocatori di livello, se lui dovesse accorgersi che qualcuno è meno motivato può sostituirlo. Io al San Paolo? Stiamo vincendo, no? E io sono scaramantico, lo sapete. Un giorno mi piacerebbe che lì giocasse anche una squadra di calcio femminile“.
Articolo modificato 6 Ott 2017 - 10:48