È un Aurelio De Laurentiis a 360 gradi, quello intervistato da La Repubblica, le cui parole sono in edicola oggi 6 ottobre 2017. Ha parlato di tanti temi importanti legati al suo Napoli, il patron azzurro, ecco quelli principali.
Sulla partenza del Napoli in questa stagione: “Non la definirei una partenza sparata, ma coerente con quanto visto sul finire della scorsa stagione. Sono ccontento sopratutto per i tifosi che ora potranno restituire indietro qualche sfottò di cui sono stati vittima. I conti per lo scudetto però si fanno a marzo, non adesso. Rispetto alla stagione passata abbiamo più certezze, questo sì: lo scorso anno perdemmo un po’ di tempo a vedere come sostituire Milik. Fu quello l’handicap che ci impedì di giungere al primo posto”.
Su Milik e Inglese: “Quest’anno tuttavia il problema si è riproposto, anche se il polacco si è fatto male prima e quindi dovrebbe tornare più presto. E poi abbiamo preso nell’ultimo giorno di mercato Inglese, dicendo che lo avremmo ripreso in caso di necessità“.
Sul mercato estivo e sui rinnovi: “Abbiamo tenuto tutti e poi abbiamo aggiunto Ounas e Mario Rui che conosce bene Sarri. L’idea di base era consolidare l’organico dello scorso anno e non è stato facile. La trattativa per il rinnovo di Mertens è durata più di un anno, con Insigne 6 mesi, mentre per Ghoulam la situazione è in fieri, vediamo se troveremo l’accordo. Io vorrei che rimanesse altri 5 anni perché è un ottimo ragazzo, ma le clausole rescissorie le scegliamo noi, questo è sicuro, come è certo che nessuno è insostituibile“.
Sulla situazione legata al portiere: “Con Reina le discussioni si sono arenate quando il suo agente ha chiesto un’estensione contrattuale di 3 anni, un lusso che il fatturato del Napoli non può permettersi. Szczesny? Non sarebbe venuto a fare il secondo, a differenza di quanto poi ha fatto con la Juventus”.
“Sarri l’ho scelto io con coraggio per sostiutire Rafa Benitez, poi le cose sono andate bene, ma nessuno ha tapezzato la città con manifesti per ringraziarmi. Io non ho mai cambiato idea, sono sempre stato convinto del nostro tecnico, e ora lo sono ancora di più. Mi piace perché ha un grande dono: non è un rompiscatole e con lui si può parlare davvero di tutto, non solo di calcio. Vorrei che restasse con noi almeno per altri 10 anni, anche perché grazie alla duttilità tattica che sta acquistando si divertirà sempre di più. La clausola del contratto non mi spaventa, se la salute mi assiste vedremo dei gloriosi anni azzurri”.
Sui progetti più prossimi: “Abbiamo nel mondo 35 milioni di tifosi e 120 milioni di simpatizzanti. Voglio formare una squadra femminile e portarla al San Paolo. Se lo scudetto è più voluto della Champions? Il problema non si pone, se Sarri vedrà un giocatore che è più concentrato su una competizione, farà le sue giuste rotazioni”.
Sulla gara con la Roma: “Non so se sarò allo stadio, ma più per una questione di scaramanzia. La Roma è la vera sorpresa della stagione, anche se resto dubbioso sul giocare di sera: i problemi di ordine pubblico non sono stati risolti“.
Articolo modificato 6 Ott 2017 - 11:02