Grande spazio per il Napoli di Sarri anche sull’edizione odierna de Il Mattino, che esalta a gran voce l’operato della squadra azzurra, che ha intimidito la Roma con le sue armi migliori:
“La Roma è stata a lungo intimidita sul piano del gioco dal Napoli, che pure non è stato impetuoso come in altre partite e ha tenuto un ritmo moderato, scoprendosi poco. Il temibile Dzeko si è raramente visto nell’area azzurra (parte alta della traversa nel finale) e la parata più impegnativa Reina l’ha fatta su Fazio, aiutato dal palo. Dopo il gol di Insigne, che ha sfruttato l’involontario servizio di De Rossi ed è arrivato al significativo traguardo di 100 reti in squadre di club, il Napoli ha gestito il vantaggio con attenzione e per respingere la reazione della Roma sono stati schierati Zielinski, Diawara e Rog affinché il centrocampo non andasse in sofferenza. C’è stato da penare negli ultimi minuti, così come era accaduto nello scorso marzo, però la forza fisica e la disciplina di Koulibaly hanno consentito alla difesa di tenere testa ai giallorossi e ai loro sporadici tentativi di raddrizzare la partita”.
Un appunto, poi, doveroso al confronto con una Juventus che ha visto le difficoltà della sfida con la Lazio tramutarsi in sconfitta, la prima dopo 41 partite imbattuta in casa. Non manca anche la risposta alle parole di Nedved, che ha sminuito la bellezza del Napoli.
“La sconfitta della Juve – un punto nelle ultime due giornate, con due rigori assegnati dal Var e sbagliati da Dybala; persa dopo due anni l’imbattibilità interna – non è soltanto un elemento statistico. È la conferma che qualcosa è cambiato nella squadra di Allegri, che un anno fa giocava male e vinceva e che adesso non riesce a superare i momenti opachi. Irriconoscibile l’ex Mister 90 milioni Higuain, ma soprattutto in difficoltà la difesa che è stata spiazzata da Immobile con una doppietta in sette minuti. È vero che la strada verso lo scudetto 2018 è lunga come sostiene Allegri, ma lo scatto del Napoli (unica squadra a punteggio pieno nei principali campionati europei) rischia di compromettere la stagione dei bianconeri. Questa squadra – se ne renda conto l’ex Pallone d’oro Nedved, dirigente della Juve – non è bella solo perché fa «le triangolazioni» ma perché è cresciuta nel gioco e nella mentalità e non si ferma mai”.
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