Domani grande sfida di Champions in programma: sarà Manchester City-Napoli, ma sarà anche Guardiola-Sarri.
Proprio Pep Guardiola ha parlato poco fa in conferenza stampa. Stasera, alle 19.30, toccherà poi a Maurizio Sarri, accompagnato da capitan Hamsik.
Ecco le dichiarazioni del tecnico del City:
“Dobbiamo adattarci col Napoli, gioca in modo completamente diverso rispetto ai club di Premier League, quindi dovremmo cambiare qualcosa.
De Bruyne? Se vuole diventare uno dei migliori in Europa, dovrà giocare sempre allo stesso livello e noi speriamo di aiutarlo in questo. Come Messi? Magari, mi piacerebbe molto, ma non voglio mettere pressione su di lui; è un ottimo calciatore e un ottimo ragazzo. Non mi piace fare paragoni, l’argentino è un caso a parte.
Col Napoli come contro il Monaco? Non lo so, sicuramente sarà una partita affascinante, speriamo di riuscire a giocare al meglio. Abbiamo bisogno del sostegno dei nostri tifosi, perché sarà una sfida importantissima.
Le mie impressioni sui partenopei? Fanno molte cose e le fanno perfettamente: non è una squadra che ci aspetterà, fa molto pressing e ha tre calciatori assai dinamici davanti, specialmente Callejon; a centrocampo poi, ci sono uomini di qualità capaci anche a spingersi davanti, come Jorginho. Pure Reina è molto esperto, la difesa sta crescendo… Quando in Italia si vincono otto partite consecutive, tra cui quella contro la Roma, vuol dire che si è veramente forti! Ho letto su La Gazzetta dello Sport alcuni commenti, ma io sono convintissimo che il Napoli sia un’ottima squadra, in tutti i sensi. Se mi volete far dire che è un team disastroso, lo dico, ma non lo penso!
Quella con i partenopei la sfida più difficile con Chelsea e Liverpool? Non posso dirlo, ho il massimo rispetto per queste squadre. Mi piace vedere come giocano gli azzurri, perché sono un allenatore, ma anche uno spettatore.
Cosa mi piace di più della squadra di Sarri? Molte cose, davvero tante. Devo pensare a cosa fare per batterla, ma sicuramente sarà una giornata di gran calcio.
Aguero? Ieri si è allenato, migliora di giorno in giorno.
De Laurentiis ha detto che faranno riposare alcuni calciatori? Non ci credo, ma meglio che queste domande le facciate a lui o a Sarri. Io mi aspetto la solita formazione.
Napoli favorito per lo scudetto e City per la Champions? Questo è fantacalcio, bisognerà guardare di partita in partita. Sicuramente gli azzurri stanno facendo benissimo, ma la Juve è lì, Inter, Roma, Milan e Lazio pure sono in guardia.
Io al Napoli, in futuro? Adesso è Sarri l’allenatore e va bene così.
Vincere giocando bene o vincere e basta? Non c’è la strada giusta per raggiungere i tre punti. L’unico modo è lavorare e convincere i propri uomini, ogni allenatore poi ha la sua tecnica.
Più difficile la Premier o la serie A? Avere successo è difficile ovunque, qui, in Italia, in Spagna, oggi tutti i campionati sono competitivi, perché le squadre migliorano di anno in anno.
I miei complimenti al Napoli? Ci credo davvero in quello che dico. Mi piace vedere quello che fa, come tiene la palla, come costruisce il gioco con tanti passaggi, ma pochi tocchi. Non dico che le altre squadre non mi piacciano altrettanto, ma gli azzurri sono bravi, con un buon allenatore e una buona società. Il calcio italiano sta crescendo. Penso che il grande rivoluzionario sia stato Sacchi, ma pure Antonio Conte è stato un maestro, insieme a Sarri, Allegri, Montella e tanti altri, che stanno facendo qualcosa di diverso rispetto alla classica tecnica del catenaccio. Nello specifico per quanto riguarda Sarri, sono convinto che lascerà qualcosa al calcio italiano, ma ancor di più lascerà qualcosa ai calciatori che ha avuto. Questo è il compito di noi allenatori.
Replicare il gioco di Sarri in Premier? Sì, senza dubbio è possible. Il calcio si può giocare ovunque, come tu vuoi.
Cosa penso di Mertens? Sa giocare, ha un buon senso del goal, è molto importante. Il suo nome e la sua prestazione parlano per lui, non c’è bisogno di aggiungere altro.
Reina? Un portiere straordinario e un ottimo ragazzo. Non posso dire nulla su di lui, ha una carriera che parla da sola. Il nostro estremo difensore è ancora giovane e ha tanto da imparare”.
Poi, una chiusura che sa di sfida: “E, comunque, voglio battere il Napoli, eh!”
Articolo modificato 16 Ott 2017 - 19:20