Interessante intervista quella concessa dal preparatore dei portieri del Napoli, Alessandro Nista, che ha militato anche nello staff dell’Inter e ha cercato, ai microfoni della Gazzetta dello Sport, di stilare un parallelo tra Samir Handanovic e Pepe Reina.
Queste le sue parole: “Quando parliamo di Reina e Handanovic parliamo di ottimi interpreti del ruolo, tra i migliori sul piano internazionale. Ciò che li accomuna è la grandissima professionalità: da entrambi ho ricevuto tantissimo, molto più di quanto gli abbia potuto dare io con gli allenamenti”.
Entrambi decisivi nelle ultime gare: “Con Pepe abbiamo condiviso la grandissima parata con la Roma che in un certo senso è stato il coronamento di un grande lavoro settimanale. Pepe ha un’esplosività fuori dal comune: è così che con un balzo è arrivato a toccare quel colpo di testa indirizzato all’angolino. Quando ho visto Samir parare quella conclusione ravvicinata nel derby sono stato contento per lui, ha doti fisiche straordinarie che gli permettono di andare giù con una velocità unica”.
Cosa accomuna i due portieri? “Entrambi dal punto di vista mentale sono molto forti. Handanovic ha la capacità di isolarsi nei momenti difficili, ed infatti negli ultimi anni poco felici dell’Inter lui è stato sempre uno dei migliori. Reina invece è più ‘latino’: lascia trasparire di più le sue emozioni ma è un leader nato, dà tanto fuori e dentro il campo”.
Sui vice di entrambi i portieri: “Bisogna saperlo indossare il vestito del secondo, che oggi però è un po’ fuori moda. Allenandosi con loro però i secondi possono imparare molto in modo da farsi trovare pronti quando chiamati in causa o per altre esperienze”.
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