Reina 6,5: Su Borja Valero allo scadere della prima frazione di gara è felino, superlativo. Stacco di reni d’autore abbinato a tempi di reazione eccellenti. In uscita è una sicurezza.
Hysaj 6,5: Perisic è tra gli avversari più ostici in assoluto che la Serie A possa offrire, come risposta l’ex Empoli tira fuori una delle migliori prestazioni stagionali. Impeccabile sul croato, prova anche a spingere con costrutto quando richiesto.
Albiol 6,5: Dalla guida del reparto alla primissima impostazione, fino al salvataggio sulla linea. Poi, se c’è da fare a sportellate tanto meglio. Leader assoluto di una difesa che non concede nulla.
Koulibaly 6,5: Qualche impercettibile sbavatura, ma niente che non ceda il passo in una prestazione in cui il franco-senegalese mette in mostra tanto del suo repertorio. Icardi boccheggia, e a ragion veduta. Si dedica anche all’esaltare la folla quando sfoggia la sua prepotenza nella metà campo avversaria.
Ghoulam 6: Buona guardia su Candreva e la giusta spinta. In avanti è un punto di riferimento, capace dello spunto personale come del tracciante a illuminare la proiezione del terzetto offensivo, ma stavolta a difettare è il guizzo decisivo.
Allan 6: Nel Napoli che palleggia e pressa a ritmi forsennati c’è anche tanto del suo gioco. Ripiegamenti e ripartenze, senza mai rinunciare all’impostazione. Ed è però in quel frangente che manca la lucidità richiesta complice un’interpretazione perfetta della gara da parte dei dirimpettai della mediana avversaria.
(Dal 75′ Rog s.v.)
Jorginho 6,5: Nel primo tempo si esprime al meglio tra giocate in rapidità e ripiegamenti in chiusura dal tempismo perfetto. Nella ripresa lo spartito non è lo stesso, il ritmo cala ma non l’applicazione.
Hamsik 6,5: Quella per Insigne è una perla, una giocata alla Hamsik, per davvero. Prova la conclusione dal limite in più di un’occasione, sempre partecipe nella gestione del fraseggio. Non ancora al meglio delle sue possibilità, ci mancherebbe, ma in crescita.
(Dal 71′ Zielinski 6: Una bordata da fuori che può valere il prezzo del biglietto. In mediana però si limita al compitino, ancora lontano dal giocatore che l’anno scorso era in grado di spaccare in due le partite.)
Callejon 6: I recuperi da podista restano, meno la freddezza sotto rete delle serate migliori. L’impressione è quella: dal punto di vista dell’equilibrio è il solito Calleti, in avanti manca l’ultima giocata. E si sente.
Mertens 5: La brillantezza non è la solita, ma tanti meriti vanno alla prestazione monstre di uno Skriniar che non sbaglia assolutamente nulla. Si batte, prova a liberarsi mettendoci tanto della sua abilità nello stretto, ma senza fortuna. E quando il diretto avversario abbassa la guardia si perde nel poco cinismo, talvolta pecca invece di poco altruismo. E la reattività di Handanovic fa il resto.
Insigne 6: I dubbi della settimana in campo ci sono, non è il miglior Insigne, questo è ovvio. Far male di testa non è proprio il suo mestiere, si sa, ma l’errore resta. Lampi di classe importanti, quelli non mancano mai, chiedergli qualcosa in più forse sarebbe eccessivo.
(Dal 79’Ounas s.v.)