Era tanta la preoccupazione in vista di Napoli-Inter, da parte della sponda azzurra. Causata sopratutto dalla settimana di fuoco degli azzurri, con due trasferte tanto difficili quanto importante ai fini della stagione: a Roma, sabato contro i giallorossi, ed a Manchester per la gara di Champions League con il City. La classifica dell’Inter è di tutto rispetto, alla vigilia era l’unica squadra che avrebbe potuto togliere la vetta al Napoli in questa giornata di campionato, ma per Sarri le più grandi preoccupazioni sono state causate della vicinanza degli impegni di questo periodo.
Per il Corriere dello Sport, il Napoli visto ieri è stato “troppo lento”: “Con uno strappo che Sarri ricordava bene dai comuni tempi di Empoli, Vecino ha portato l’Inter a un passo dal gol a inizio ripresa: sulla linea di porta ha salvato Albiol. Non c’era versi di schiodare la squadra di Spalletti da quel “folto” centrocampo, forse ce l’avrebbe fatta il miglior Napoli, non quello di ieri, sfiancato dalla impegnativa partita di Manchester”.
Calo evidente nella ripresa per il quotidiano sportivo: “Nel corso del secondo tempo si era sbiadito, rallentando ancora un po’ la sua azione, soprattutto nella parte finale. Aveva provato a concludere da fuori, Sarri aveva cercato di migliorare il palleggio con Zielinski, ma continuavano a mancare i guizzi del trio d’attacco, poco Mertens, poco Callejon, mentre Insigne frantumava i suoi spunti sul muro nerazzurro, che nel finale si era ulteriormente consolidato passando alla difesa a cinque. Ci ha provato Miranda, in pieno recupero, a dare al Napoli una vittoria che gli azzurri non riuscivano a conquistare: il tentativo di autorete è stato sventato dall’ultima prodezza di Handanovic“.