“Ottenere risultati senza alcuno sforzo. Tale desiderio è la peggiore maledizione che possiamo augurare a noi stessi. Difficoltà, problemi ed ostacoli non vanno certo ricercati con il lumino, ma rifuggirli è un errore ancor più grave”. Nel turno infrasettimanale valido per la decima giornata di Serie A, il Napoli, non senza qualche difficoltà, trascinato da uno straordinario Mertens, ritrova il successo (e anche il sorriso) contro il Genoa dopo l’amara sconfitta in Champions di martedì con il Manchester City ed il pareggio di sabato in campionato con l’Inter; e ritrova anche la vetta della classifica.
Peccato per qualche calo di concentrazione di troppo, certamente evitabile, ma gli azzurri stasera hanno dimostrato ancora una volta di essere un gruppo incredibilmente compatto, che sa reagire con freddezza, personalità ed “animus pugnandi” alle difficoltà. Dopo lo svantaggio (frutto di una dormita difensiva, ma grande merito va anche ad Adel Taarabt, autore di un gol meraviglioso), la banda di Sarri, pur non brillando contro un avversario comunque ostico, è subito riuscita a rimettere le cose a posto, pareggiando prima e successivamente portandosi in vantaggio per poi domare il tenace Grifone sino alla fine, conquistando tre punti importanti ai fini della corsa scudetto e, in questo caso, del morale.
Si sarebbe potuto fare di meglio? Sicuramente, anche perché il Genoa non si è mai spento davvero e nel finale si è persino avvicinato al pareggio, ma questo è un risultato che comunque attesta la grande personalità del team partenopeo e fa ben sperare per il futuro. Un team che sta crescendo, giorno dopo giorno, e adesso anche l’incapacità di vincere contro le squadre di medio-bassa classifica sembra, almeno per il momento, solo un lontano ricordo. È il Napoli del “tutti per uno, uno per tutti” ed è proprio questo che gli permette di fare la differenza. Ogni sconfitta può trasformarsi in una grande occasione. E ora testa al Sassuolo e poi al Manchester City!
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Articolo modificato 27 Ott 2017 - 15:23