Sarrismo e Guardiolismo sono due filosofie di gioco di certo esaltanti, di certo spettacolari, di certo simili ma di certo anche differenti. Ma di simile, molto simile, c’è il modo di fare gol. Il Corriere dello Sport ha analizzato le dinamiche delle due squadre.
“Il Napoli segna quasi sempre stando dentro i sedici metri avversari (23 gol su 32 e 6 di questi intrufolandosi persino nell’area piccola del portiere): è una tendenza, un segnale di potere (tattico) e di prepotenza (tecnica): ci arriva con facilità, lo fa con naturalezza e soprattutto scivolando sulla corsia di sinistra, dove il tandem Ghoulam-Insigne incide, nelle azioni, per il 54%”.
Dall’altra parte c’è Guardiola, che ha da tempo abbandonato il tiki taka in favore dell’imprevedibilità del suo City. “Ecco il Pep 2.0, quello dell’imprevedibilità e della rapidità, soprattutto sulle fasce. Tutto con un solo scopo: arrivare al tiro dalla miglior posizione possibile. E non è un caso se quest’anno 26 dei 32 gol (rigori esclusi) non solo sono arrivati da dentro l’area di rigore, ma addirittura da meno di 11 metri dal centro della porta. Perché più vicino sei e più facile è segnare: elementare, per Pep”.
I commenti sono chiusi.