“Napoli non è una città, è un mondo. Napoli non è solo a Napoli ma la trovi ovunque, anche in Germania. La napoletanità è una cosa unica. È chiaro che ogni città ha un suo calore, Napoli ce l’ha ma in maniera diversa, questa città vive le cose in maniera passionale, con un amore diverso da tutti gli altri”. Queste parole di Marco Masini verso Napoli, sembrano analizzare la figura di Lorenzo Insigne, napoletano dalla testa ai piedi!
Lorenzo Insigne, napoletano dal principio
Come ben sappiamo, Insigne è attualmente l’unico giocatore azzurro ad essere napoletano di nascita. Tifosissimo del Napoli fin da bambino, è cresciuto con la speranza di raggiungere quella maglia azzurra tanto desiderata. Dopo l’esordio in Serie A nel 2010, Zeman lo fece esplodere a Foggia in Lega Pro ed a Pescara in Serie B. Il 2012 fu l’anno della prima rete con il Napoli nel massimo campionato italiano: gol contro il Parma ed esultanza stracolma di gioia sotto la curva! Da lì la strada verso la “conquista della città” fu tutta in discesa.
Lorenzo Insigne, re napoletano
Dopo essere stato a lungo un buon giocatore di prospettiva, ha finalmente capito che doveva cambiare rotta e doveva fare di più per il Napoli, e per la sua Napoli. È da qualche anno ormai che Insigne in campo non rappresenta più un semplice giocatore, ma esalta i tifosi azzurri, facendoli emozionare, ed anche immedesimare: qualche frase in napoletano che non sfugge alle telecamere, fa sentire i tifosi quasi come se ci fosse uno di loro lì in mezzo a lottare.
Riprendendo le parole di Masini, quindi, possiamo notare quanto Insigne ci metta anima e corpo per il Napoli, per la città ed i tifosi! Quando gli altri non ne hanno più, lui è pronto a continuare, perché c’è un senso d’appartenenza che lo lega, che va oltre qualsiasi cosa. “Questa città vive le cose in maniera passionale, con un amore diverso da tutti gli altri“. Contro il Manchester City questa frase sembrava scorrere come sottotitolo di ogni pallone toccato da Insigne, in ogni occasione in cui compariva lui. Mentre tutti erano stremati, abbattuti psicologicamente dall’infortunio di Ghoulam, lui no; lui aveva l’orgoglio napoletano dentro: il gol è stata una delle sue grandi solite giocate, la traversa una prova di forza per dimostrare che il cuore va gettato oltre l’ostacolo… ma lo spirito di sacrificio al 92′, con il tentativo di recuperare su Sterling coprendo in posizione di terzino sinistro, quello forse è “vivere le cose con un amore diverso da tutti gli altri“.
GIOVANNI ANNUNZIATA
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