Arrigo Sacchi, a cui Sarri è stato più volte accostato per la rivoluzione che sta attuando per il calcio italiano, assisterà ora alla sfida tra l’allenatore che può essere il suo erede e la squadra che lo ha reso celebre, il Milan. In un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, l’ex allenatore ha analizzato alcuni snodi che potranno essere cruciali per la partita di questa sera.
Sacchi, che partita sarà? “Sono curioso, perché dopo una sosta non si sa mai come le squadre riprenderanno il cammino. Il Napoli sta dominando, è vero, ma la vittoria del Milan, in trasferta, sul Sassuolo, potrebbe aver ridato energie ai rossoneri“.
Le forze in campo sembrano squilibrate, a favore del Napoli. “Sono d’accordo. Il Napoli è una bellissima macchina, però ha sempre bisogno di viaggiare al massimo per ottenere il risultato. E quando il motore non gira a dovere…”
Vuol dire che il colpaccio del Milan è possibile? “Non mi sorprenderebbe, sempre che il Napoli non sia al massimo. La squadra di Sarri ha un solo modo per raggiungere l’obiettivo: il gioco. Altre strade non ci sono: sui calci da fermo non è formidabile, sulla forza non si può basare. Dunque è soltanto attraverso la velocità della manovra che può mettere l’avversario al tappeto. E se il Milan riesce a rallentare le azioni, può scapparci la sorpresa“.
Come si ferma l’attacco di Sarri? “Con l’organizzazione di squadra, con le marcature preventive e con il sacrificio di tutti. Corti, stretti e sempre pronti a pressare e a ribaltare l’azione. Così si disinnesca il meccanismo del Napoli“.
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