Se si pensa al logo Napoli Calcio, verrà subito in mente quello attuale, semplice quanto inconfondibile. Ma dal 1926, anno della fondazione del Napoli, sono stati diversi i simboli della squadra. Ecco la storia dei loghi del Napoli Calcio.
Questo post in breve
Se credete che il simbolo del Napoli sia sempre stato l’asinello, vi sbagliate. In principio c’era un altro animale a rappresentare la squadra: il cavallo. Quando il Napoli Calcio fu fondato nel 1926, fu scelto come logo un ovale azzurro con all’interno un cavallo rampante (simbolo del Regno di Napoli) poggiato su un pallone da calcio. Sullo sfondo campeggiava l’acronimo ‘ACN’ (Associazione Calcio Napoli).
Il cavallo però durò davvero poco, il tempo del primo campionato disputato dal Napoli. Un campionato per nulla glorioso, anzi a dir poco fallimentare. Tanto che il Napoli e il suo cavallo rampante furono paragonati a un altro simbolo della città: l’asinello malconcio di don Domenico Ascione, venditore di fichi molto conosciuto in città. Le condizioni di salute dell’asinello con il quale don Domenico raccoglieva i fichi, pare fossero molto precarie e il paragone con la squadra di calcio sembrò subito azzeccato.
Dal simpatico paragone con l’asinello di don Domenico, l’immagine del Napoli Calcio fu associata proprio a questo animale. Si abbandonò dunque il poco fortunato cavallo e si scelse un logo più semplice a partire dal 1928: un cerchio azzurro con bordo dorato e al centro una ‘N’ anch’essa dorata (iniziale della città ma anche simbolo delle porcellane di Capodimonte).
L’abbandono del cavallo in favore dell’asinello avvenne poi concretamente il 23 febbraio 1930 in occasione di Napoli-Juventus. I partenopei stavano perdendo per 2-0, ma riuscirono in una clamorosa rimonta che portò al definitivo pareggio per 2-2. Al termine della gara fu portato sul terreno di gioco un asinello con tanto di cartello e scritta “Ciuccio fa tu”, segno che da quel momento il ciuccio sarebbe stato per sempre il portafortuna del Napoli.
Il 25 agosto 1964 il Napoli cambiò nome diventando Società Sportiva Calcio Napoli. Di conseguenza si adeguò anche il logo, che venne modificato rimpicciolendo la ‘N’ per fare spazio anche al nuovo nome. Nella parte inferiore inoltre vennero inseriti tre rettangoli rappresentanti la bandiera italiana.
Nel 1980 la società ritenne il logo antiquato e decise di cambiarlo nuovamente, ma senza stravolgerlo. Il bordo, reso bianco e più spesso, ospitava il nome per esteso della società, mentre al centro dello sfondo azzurro continuava a campeggiare la ‘N’ dorata, priva però della bandiera italiana.
Nel periodo in cui il Napoli aveva questo logo, fu ancora più forte la presenza dell’asinello, inserito addirittura sulle maglie da trasferta della stagione 1982/1983.
Il cambiamento sostanziale del logo del Napoli Calcio avvenne nel 2002, quando la cornice bianca divenne di colore blu scuro e la ‘N’ per la prima volta non fu più dorata ma bianca. Un altro particolare fu l’aggiunta, accanto al nome della squadra, della sigla ‘S.p.a’.
Il nuovo logo durò soltanto due anni, poiché con il fallimento del 2004 cambiarono diverse cose nel Napoli Calcio, stemma compreso. Dal 6 settembre 2004 il nome divenne “Napoli Soccer” e sostituì la vecchia dicitura anche sul logo, facendo rimanere invariati gli altri elementi preesistenti tranne che per la cornice, diventata color blu notte.
Il 23 maggio 2006 fu riacquistata la vecchia denominazione e, di conseguenza, fu modificato nuovamente il logo. Tolto il nome dalla cornice e modificata la tonalità di blu della stessa, il logo è stato arricchito da sfumature ed effetti di luci e ombre ed è così che si presenta tutt’oggi, fino al prossimo restyling.
Articolo modificato 21 Nov 2017 - 08:39