È davvero difficile non tornare indietro con la mente a 10 giorni fa, a quell’Italia-Svezia. È impossibile non farlo se si guarda un Lorenzo Insigne così in forma, così determinante, che inventa il colpo del campione che sblocca e risolve la partita complicata contro lo Shakhtar.
Non sono riusciti a non pensarci neanche i colleghi della Gazzetta dello Sport, che hanno evidenziato la prestazione di Insigne quasi come fosse una rivincita personale con Ventura. Ai microfoni non fa polemiche e rimane calmo, rispettoso delle scelte, ma poi in campo evidenzia quanto queste stesse scelte fossero palesemente sbagliate:
“In campo Insigne continua a mandare messaggi potenti, a rigirare il coltello nella ferita aperta: gol e migliore in campo contro il Milan e rete spacca partita contro lo Shakhtar, alla sua maniera, col destro a giro, potente e all’incrocio”.
La rosea azzarda anche un paragone importante con uno dei grandi del nostro calcio: Alessandro Del Piero. Quel colpo, quel destro a giro sul secondo palo, è un marchio di fabbrica dell’ex Juventus, ma ora c’è “Lorenzo, mai come oggi maturo al punto da potersi candidare come uomo del Rinascimento calcistico italiano“.