Cercasi Callejon, quell’ala destra fondamentale per il volo del Napoli verso la prima posizione in classifica. Un sostegno, quello dell’esterno spagnolo, fondamentale per gli azzurri da cui hanno sempre tratto beneficio. Cosa gli succede? Che fine hanno fatto le sue incursioni in area di rigore? Sembra che l’esterno abbia perso quell’ astuzia ed intuizione negli inserimenti. Lontani dalla memoria, anche i tagli e le verticalizzazioni di gioco fulminei che sorprendevano le difese avversarie. Infatti, di converso, nelle ultime partite, è stato protagonista di gol mancati e passaggi sbagliati.
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Di sicuro i 1.745 minuti giocati in questa stagione hanno determinato un dispendio di energie notevole con poco riposo. L’attenzione, però, è da porre sul suo digiuno da gol, che dura da un mese, l’ultima rete in campionato contro il Sassuolo, mentre in Champions risale addirittura a due mesi fa, 26 settembre contro il Feyeenord. In totale fino ad ora sono 5 le reti realizzate di cui due in casa e tre in trasferta per una media di reti a partita pari a 0,4 e 234 reti per minuti giocati. Numeri questi che riflettono le sue prestazioni: opache, di gran lunga lontane dalle prestazioni magistrali a cui erano abituati i tifosi del Napoli. Di tutto questo, infatti , si è accorto lo stesso allenatore, non a caso da diverse partite lo rileva anzitempo dal campo.
Eppure, solo un anno fa, nell’ottobre 2016 con un gol segnato contro la Juventus era riuscito a totalizzare 7 gol in 11 partite stagionali eguagliando lo stesso numero di gol segnato l’anno precedente, ma in 38 presenze. Potrebbe esserci, allora, ancora la Juventus nel suo destino? Perché l’attesissimo match al San Paolo contro i bianconeri, potrebbe essere quello giusto per rivedere Callejon nelle vesti di goleador e far riemergere dal torpore di questi tempi quella sua intelligenza tattica di cui la squadra e Sarri, in primis, non possono proprio farne a meno.
Martina Amitrano
Articolo modificato 27 Nov 2017 - 18:03