Sull’edizione odierna di Tuttosport, nell’esame della partita di ieri sera tra il Napoli e la Juventus al San Paolo, la differenza sostanziale tra le due squadre viene vista nell’essere o meno grande squadra, con tutto ciò che ne deriva. Questo un estratto: “L’unica cosa che decide questa partita è che la differenza fra una grande squadra e un’aspirante tale la fanno solidità e intelligenza. Il calcio non è un concorso di bellezza e spesso conta essere concentrati, compatti, umili e cattivi. Ieri la Juventus lo è stata, il Napoli no.
Questo significa che lo scudetto andrà ai bianconeri? No, perché il Napoli è forte prima di essere bello e ha giocatori di altissima qualità, ma deve trovare una maggiore cattiveria e, possibilmente, un modo alternativo di costruire la fase offensiva, perché nel momento in cui l’allargata del San Paolo ha intasato il traffico nei punti nevralgici, i piccolini del Napoli sembravano automobilisti bloccati in tangenziale.
Allegri ha dato una lezione a Sarri e, in una sola notte, la Juventus potrebbe aver sgretolato molte certezze in casa napoletana. Più della classifica e dei distacchi, bisognerà contare i segni lasciati da questa sconfitta nell’anima del Napoli: la ferita è profonda, ma può rinforzare il Napoli (se impara la lezione) o mandarlo alla deriva psicologica. La Juventus, invece, ne esce con le idee più chiare sul perché ha vinto gli ultimi sei scudetti e come si fa la grande squadra”.