Aurelio De Laurentiis a Rotterdam non c’era. A fare le sue veci, il figlio e vicepresidente Edoardo, che insieme al capo della comunicazione Lombardo ha anche partecipato al pranzo UEFA. Probabilmente, il patron azzurro era impegnato con la promozione del suo film di Natale e non ha potuto seguire la squadra fino in Olanda.
Non è la prima volta che De Laurentiis manca a qualche appuntamento simile e l’edizione odierna de Il Mattino lo ha segnalato bacchettando il presidente, accusato di non essere stato quella voce che serviva all’interno dello spogliatoio per “far comprendere alla squadra tre buone ragioni per non mollare i tre punti e per giocare fino alla fine”. Le tre buone ragioni proposte dal quotidiano sono: il bonus in palio legato alla vittoria (1,5 milioni di euro); la sicurezza di essere testa di serie in Europa League; il prestigio internazionale di una squadra “che non può cadere così contro una squadra che di motivazioni non ne aveva nemmeno mezza eppure ha giocato come se stesse lottando per alzare al cielo la coppa”.
Poi, un consiglio, se così si può chiamare, proprio per De Laurentiis: “Parli chiaro alla squadra nella cena di mercoledì 13 e faccia capire che per il club lo scudetto è il primo obiettivo, ma l’Europa League non può essere presa sottogamba“.