Dopo l’esclusione dalla Champions è ora di pensare al Campionato per riprendere la testa della classifica. Due sconfitte in 6 giorni per il Napoli, tra la Juventus ed il Feyenoord. Questi non sono numeri e risultati della squadra che abbiamo visto gli ultimi mesi. Adesso è arrivato il momento di ripartire, al di là di infortuni ed incidenti di percorso.
Oggi il Corriere dello Sport ha analizzato i possibili 11 che scenderanno in campo domenica al San Paolo contro la Fiorentina:
“Sarà (quasi) lo stesso Napoli di Rotterdam, rivisto in un paio di ruoli, avendo però consapevolezza che su Insigne si deciderà poi, in giornata. Ma, in pratica, è come se rimanesse quella squadra che ha perso con la Juventus, che però ha convinto egualmente Sarri, che non può essere rivoltata, men che meno buttata al macero: e non si parli di riconoscenza ma di meritocrazia“.
Partendo dal centro della difesa, sembra che Albiol sia in vantaggio su Chiriches. La stanchezza europea può certamente influire sul centrale spagnolo, però la partita con la Fiorentina potrebbe significare di nuovo primato in campionato (Inter permettendo). Il rumeno, comunque, resta pronto, come lo è stato fino ad ora. In attesa, in panchina, c’è sempre Maksimovic, che guarda i suoi compagni da fuori.
Per quanto riguarda la fascia mancina, questa volta dovrebbe toccare a Mario Rui senza troppi dubbi, con Hysaj che tornerebbe sulla sua fascia destra.
In mezzo al campo Jorginho riconquista la mediana, dopo il riposo in Champions. A completare il trio dei centrocampisti ci saranno quasi sicuramente i soliti: Hamsik ed Allan. Lo slovacco, nonostante non sia ancora “sé stesso”, è un punto di riferimento per Sarri, mentre l’ex Udinese è stato risparmiato l’ultima mezz’ora contro il Feyenoord, per essere abbastanza fresco in vista dell’impegno di domenica.
Pacchetto offensivo solito? No, questa volta potrebbe non essere così. La pubalgia dà problemi ad Insigne e potrebbe essere riproposto Zielinski come ala mancina, in caso di confermato forfait del talento di Frattamaggiore. Intoccabili, come sempre, Callejon e Mertens.