Il Napoli a Torino ritrova bellezza, concretezza e un centrocampo rigenerato. Ecco cosa significa “giocare un altro sport”

Il Napoli sbanca per il terzo anno consecutivo all’ Olimpico di Torino riportandosi in vetta dopo la disfatta interna dell’ Inter contro l’Udinese. Una vittoria fondamentale considerato l’ andamento delle prime della classe e degli stessi azzurri che sin qui si erano dimostrati quasi perfetti.

Già “quasi”. Perché le ultime due settimane sono state infernali sia per il gruppo, apparso stanco e poco cinico, sia per Sarri, mostratosi più scontroso e tagliente del solito: in particolare nel battibecco con Spalletti dove il tecnico Toscano ha affermato che giocare una volta a settimana, significa “giocare un altro sport”. Tuttavia mister Sarri è riuscito a gestire una situazione complicatissima, poiché la sconfitta con la Juve e l’eliminazione dalla Champions in 3 giorni hanno influito non poco sul morale (oltre che sul fisico) dei calciatori azzurri, che oltre ciò non hanno avuto modo di riscattarsi nemmeno domenica contro un’ottima Fiorentina.

Così una settimana di riposo, di silenzi (dal campo), di lavoro e di una cena in armonia, che testimonia ancor di più l’attaccamento alla causa azzurra da parte di tutti, ha portato il Napoli a una trasferta già di suo fondamentale, ma diventata ancor più importante per la sconfitta dell’Inter a San Siro contro l’ Udinese che ha fornito al Napoli un assist da mettere assolutamente in rete. Detto, fatto! Subito 1-0! Poi 2! Poi ancora 3! In soli 30’ gli azzurri hanno strapazzato il Torino giocando una partita ad un ritmo infernale e tornando a far girare il pallone alla velocità ubriacante che ha fatto strabuzzare gli occhi a tutti i tifosi partenopei. Da evidenziare la forma di un centrocampo che necessitava di riposo infrasettimanale. Allan, Jorginho e il recordman capitan Hamsik sono apparsi i più cattivi e decisi in campo. Se del brasiliano si è vista la solita carica agonistica, di Jorginho si è rivisto il regista per eccellenza. Mentre di Hamsik finalmente si è riavuta la prestazione condita di inserimenti, movimenti smarcanti, decisione rapida di scelta e voglia di portare (da capitano) i suoi compagni verso la vittoria: indicativo sarà il gesto sull’1-3 al momento del cambio, quando Marek è apparso piuttosto contrariato, ma composto e signorile come sempre.

Una vittoria che fa bene a tutti: società, classifica, squadra e tifosi. Una vittoria bella per un Napoli concreto che è tornato ad essere lo schiacciasassi di sempre. E probabilmente quando Sarri diceva che giocare una volta a settimana significa disputare un altro sport, non si sbagliava.

Il Napoli torna primo, senza troppi impegni settimanali e con la solita consapevolezza di poter fare risultato. Ma, a proposito di impegni settimanali, martedì c’è l’Udinese. 

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MARCO CHIAVAZZO

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