A Torino alle 18:30 di ieri si era virtualmente chiusa una partita. Gli uomini di Sarri hanno messo le cose in chiaro fin da subito. Al 4′ Koulibaly l’ha sbloccata, per togliere tutti i dubbi sulla zona-gol del Napoli; da lì la partita è stata tutta in discesa. Chi ha sbagliato completamente l’approccio alla gara, invece, è stato Sinisa Mihajlovic. La Gazzetta dello Sport l’ha sottolineato e non si è certamente risparmiata:
“Il Torino è partito col petto in fuori. Al calcio d’inizio 7-8 giocatori sulla linea di metà campo, una cosa che di solito fanno le squadre di Zeman, un modo per impressionare gli avversari: «Non abbiamo paura di voi e vi attacchiamo alti». Sì, come no. Finita la coreografia del calcio d’avvio, il Napoli si è impossessato del pallino, è andato presto in vantaggio con Koulibaly, di testa su corner, e ha plasmato l’incontro a suo gradimento. Alla base della mezza disfatta torinista c’è stato l’assetto tattico equivoco della prima frazione, un falso 4-3-3. Baselli aveva l’incarico di andare a pressare e marcare a uomo Jorginho e si alzava di brutto, per cui di fatto il Toro risultava schierato con un 4-2-3-1 sgangherato. Valdifiori, con Baselli trequartista a uomo su Jorginho, si ritrovava interno sinistro su Allan, lui che è un regista posapiano e non possiede il passo mordente del brasiliano, mentre Rincon scivolava su Hamsik dall’altra parte. Ne è venuta fuori una serie di uomo contro uomo, tra fasce e mediana, il modo migliore per suicidarsi contro il Napoli.
Tra l’altro la marcatura di Baselli su Jorginho non è servita, visto che l’italobrasiliano è entrato nel secondo gol (assist per Zielinski) e nel terzo (lancio per Mertens da cui l’imbeccata del belga per Hamsik). Da rimarcare il pessimo comportamento della linea difensiva granata, incapace di leggere le situazioni. Enorme la voragine creatasi per lo 0-2, con De Silvestri rimasto a metà del guado: non è salito con gli altri, non ha decrittato l’inserimento di Zielinski“.
Articolo modificato 17 Dic 2017 - 09:34