Dopo la conferenza di presentazione al Mann per la mostra “Napoli nel mito“, Aurelio De Laurentiis ha risposto alle domande della stampa presente.
Questo un estratto delle sue parole: “Io credo che in dieci anni di storia ne abbiamo scritta parecchio. Non abbiamo vinto lo scudetto? Chiedo scusa, io non gioco. A chi chiede “chi compri” dico che mi sono stancato di questa cazzata. Compro perché?? Per non farli giocare, perché è difficile inserirsi nei nostri schemi? Col rientro di Milik e Ghoulam, e quello di Inglese, ci saremo rinforzati. Guardate Mario Rui, Ounas. Se poi c’è qualcuno più pronto, lo considero. Ma non è che se Ounas giocasse dall’inizio non crescerebbe sotto la guida di un maestro come Sarri.
Abbandoniamo il leitmotiv del “caccia i soldi”, perché ne abbiamo cacciati e ne cacciamo e ne cacceremo ancora tanti. Io voglio vedere questo calcio come si evolverà, per cui il Napoli se la deve giocare alla grande: si devono guardare anche i bilanci in ordine. Per me sarebbe facile andare e comprare, l’ho fatto per tanti anni col cinema. Ma combinare produzione per avere un risultato concreto, è ben altra cosa. Io ai tifosi, quelli che hanno nel calcio la loro valvola di sfogo, chiedo una cosa: io non voglio dare mazzate sulla testa, ma la palla è rotonda. Abbiamo avuto anche allenatori che hanno fatto bene qui, penso a quando ho portato Reja, che in Serie A è rimasto. Poi Mazzarri, quattro anni splendidi. Poi Benitez, due anni considerevoli di crescita. Ora Sarri: mi misero i manifesti dandomi del pezzo, ora è il protagonista e io gli cedo la scena, perché lui è il regista e l’ho messo lì per il film più bello a livello calcistico. Scusatemi tifosi se non vi faccio sempre felici, ma ci provo costantemente: siete voi il mio unico gol”.
Articolo modificato 21 Dic 2017 - 21:29