Che Simone Verdi sia il preferito di Sarri è cosa ormai acclarata. Altrettanto che sia in realtà la vera priorità del mercato di gennaio. Il giocatore, che a Bologna si è affermato e si sta affermando sempre più, è il pallino del tecnico toscano, il rinforzo ideale per chi ha bisogno di giocatori già pronti per essere buttati nella mischia.
Il grande vantaggio di Simone Verdi è quello di avere già lavorato con Sarri, le sue caratteristiche tecniche poi lo rendono un piatto appetibile. Da parte sua c’è il gradimento, ricambiato dal Napoli. Un solo ostacolo, nel mezzo, che si chiama Bologna. Verdi arriverà a gennaio? La risposta è negativa, per ora. Secondo quanto raccolto dalla nostra redazione, dalle parti di Bologna è arrivata un’offerta molto vicina ai venticinque milioni chiesti dai felsinei, ma è stata prontamente rispedita al mittente. Niente da fare. Il Bologna non ha intenzione di privarsi del suo talento nella sessione invernale del mercato, ma si sa, gennaio è lungo e tutto può capovolgersi dalla mattina alla sera.
A quali condizioni il club di Donadoni si priverebbe di Verdi? Nemmeno a dirlo, solo davanti ad una offerta di prim’ordine: venticinque milioni sono sufficienti, o forse una cifra vicina ai trenta. Intenzione dei felsinei è quella di monetizzare, senza contropartite. La pista che porta ad Emanuele Giaccherini è stata prontamente scartata, per quanto riguarda invece Marko Rog la situazione è diversa. È vero, il croato era uno dei nomi più chiacchierati, da girare in prestito ai rossoblu. Ebbene il discorso relativo alla contropartita tecnica convince poco ma c’è da dire che il Napoli, né a gennaio, né a giugno, è disposto a privarsi di Rog, un investimento importante fatto solo un anno e mezzo fa. Che peraltro sta provando, col placet di Sarri, a ritagliarsi una sua dimensione stabile in maglia azzurra. Se saranno rose, allora fioriranno. Al prezzo giusto.
A CURA DI GENNARO DONNARUMMA E EDOARDO BRANCACCIO
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