La Sampdoria si è dimostrata un’avversaria ostica per il Napoli, e come ha dichiarato Sarri nel post-partita, è stata una delle poche squadre venute al San Paolo a giocarsela a viso aperto. Evidenziando anche qualche lacuna difensiva dei singoli, ci sarebbe da aggiungere. Soprattutto dei terzini. Ma la retroguardia azzurra è ormai consapevole dei propri mezzi, e non rischia più di perdersi in quel vortice d’ansia, in cui la paura di vanificare quanto di buono fatto durante la gara inibiva gli uomini di Sarri dal produrre il proprio gioco, causando spesso errori. La fotografia di ciò, è quanto accaduto negli ultimi secondi della partita con la Samp.
Ci si trova a recupero ormai inoltrato, Mertens (autore comunque di una grande gara) ha appena fallito l’occasione del 4-2, dapprima colpendo Viviano a tu per tu, e in seguito ignorando Zielinski in mezzo. La squadra azzurra si è allungata, complici la stanchezza e l’aver intravisto l’occasione di chiudere la gara. La Sampdoria, come ha fatto bene per tutto il match, trova la forza di ripartire e di cercare la profondità in un 3 contro 3 che può risultare letale a 20 secondi dalla fine. Ma è proprio in questa situazione che la mentalità che Sarri ha dato ai suoi si fa lampante: la linea difensiva, anziché correre verso la propria porta, cercando di temporeggiare e togliere spazio agli attaccanti blucerchiati, trova il coraggio di salire, coordinata come sempre, e applicare il fuorigioco, che spegne sul nascere i timori dei tifosi azzurri.
LUCA SOL
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Articolo modificato 24 Dic 2017 - 12:48 12:48