Si conclude nel migliore dei modi il 2017 del Napoli, con la vittoria a Crotone (0-1) gli uomini di Maurizio Sarri conquistano il “titolo” di campione d’inverno per la quinta volta nella storia del club, arrivando al giro di boa a quota 48 punti, la più alta di sempre. Gli azzurri primi in classifica, staccano momentaneamente a più quattro sulla Juve, attesa dalla sfida contro il Verona di Fabio Pecchia, vecchia conoscenza del calcio partenopeo. Il Napoli della gestione Sarri dunque, non solo eguaglia ma migliora se stesso, due stagioni fa infatti dopo le prime diciannove giornate, il Napoli era primo sorpassando l’Inter di Mancini.
Le statistiche parlano chiaro, per il 68,2% dei casi la squadra campione d’inverno a maggio si laurea campione d’Italia; se poi consideriamo il dato da quando la vittoria vale 3 punti, la percentuale continua a salire, arrivando al 69,5%. Il dato schiacciante è quello che riguarda le ultime 13 stagioni, con addirittura 12 vittorie finali della squadra prima, dopo diciannove giornate. Un’unica eccezione, il Napoli che venne scavalcato dalla Juve che conquistò il quinto titolo di fila, il secondo della gestione Allegri. Se però, proviamo a confrontare le due squadre che hanno raggiunto questo titolo platonico, ci rendiamo subito conto di alcune differenze. Il primo Napoli di Sarri si trovò in quella posizione di classifica quasi per caso: gli azzurri, infatti, non partirono con i favori del pronostico quell’anno, anzi tutti gli addetti ai lavori davano il Napoli fuori anche dalla zona Champions. Quella squadra, che comunque esprimeva un calcio straordinario, non è paragonabile all’orchestra alla quale siamo abituati oggi, era più un’ottima band al servizio di un grande solista. Una squadra fragile, che non seppe superare il momento di difficoltà e alla fine dovette cedere il passo ad un avversario troppo più forte. Il Napoli di oggi è tutt’altra cosa, l’ambiente, la società, la squadra sono pronti a lottare dalla prima giornata per raggiungere il traguardo più atteso dai tifosi. Nessuno si nasconde dietro al singolo giocatore, tutti contribuiscono alla creazione della grande sinfonia che il maestro Sarri è riuscito a comporre per gli azzurri.
Il 2017 verrà ricordato come l’anno dei record del Napoli. Sono infatti 99 i punti realizzati nell’anno solare in 39 partite disputate, 6 in più rispetto alla Juve che ha giocato anche una gara in più. Sono 0 le sconfitte in 20 partite in trasferta, con ben 18 vittorie e 2 pareggi. L’ultima sconfitta esterna, manco a farlo a posta con gli avversari di sempre, Juve-Napoli 2-1, di fine ottobre del 2016. L’attacco poi, è il più prolifico dell’anno con 96 reti realizzate. Anno di record non solo di squadra ma anche personali, con il capitano Marek Hamsik che dopo aver raggiunto il mito di Maradona con il Torino, lo ha superato con la Sampdoria e ha segnato nell’ultima partita dell’anno la rete numero 117 rete con gli azzurri al 17′, contro la 17esima squadra del campionato, con il numero 17 sulle spalle, concludendo nel migliore dei modi il 2017.
Articolo modificato 30 Dic 2017 - 21:51