20.00 – Sempre in mixed zone, Paolo Cannavaro ha risposto ad una domanda su Aurelio De Laurentiis: “Se si è fatto sentire? No, non ancora. Ma alla fine lo farà”.
19.00 – In mixed zone, i giornalisti hanno strappato a Paolo Cannavaro anche una curiosità. Beccato con due buste in mano, ha spiegato cosa ci fosse all’interno.
“Ho il pallone e il completino di oggi”, ha spiegato l’ex capitano del Napoli, “e li terrò custoditi a casa, nel cassetto dei ricordi”. Gli occhi lucidi e malinconici sono ben chiari nelle immagini postate dal giornalista Marco Juric. Gli occhi, però, di una persona soddisfatta.
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18.50 – Anche il Sassuolo ha voluto omaggiare Paolo Cannavaro. Lo ha fatto con un video posato pochi minuti fa sul profilo YouTube ufficiale, nel quale si sono alternate immagini del calciatore a saluti e auguri dei compagni. Al termine, poi, è stato proprio Cannavaro a parlare e a ringraziare tutti.
Come ci si poteva aspettare, nelle sue parole è spuntato un po’ di Napoli:
“Ringrazio i tifosi del Sassuolo che mi hanno accolto dal primo giorno con tanto affetto, nonostante sapessero del filo che ho e che non si è mai staccato da Napoli. Lo hanno sempre accettato e mi hanno sempre rispettato. E sulla base di questo filo che lega Sassuolo-Napoli, voglio cantare una canzone inedita…“.
E parte un “Sassuolo è e’ mille culure” che non ci sta proprio bene; ma con quel sorriso e quegli occhi lucidi a Paolo Cannavaro gli si può perdonare anche questa; oggi gli si può perdonare anche questa.
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18.20 – Tante partite con la maglia del Napoli da capitano, poi il Sassuolo e l’ultima gara disputata in carriera. Oggi. Oggi Paolo Cannavaro ha detto ufficialmente addio al calcio e lo ha commentato ai microfoni di Sky Sport:
“Me la sono goduta, sono sceso in campo con la consapevolezza di chi sa di aver dato tutto al calcio. Meglio di così non poteva andare. Lacrime di tifosi e compagni? Vuol dire che qualcosa ho lasciato. Ora mi aspetta Fabio. Mi piacerebbe fare l’allenatore in futuro, ecco perché ho colto l’occasione a volo.
Coppa Italia col Napoli all’Olimpico? Oggi è stata la prima cosa che ho pensato. La mia ultima partita è stata nello stadio in cui ho alzato l’unico trofeo della mia carriera.
Hamsik? L’ho sentito e gli ho detto che per me è stato un onore giocare con lui. Non ha ceduto a nessuna sirena in passato, si merita di aver superato quel record.
Napoli campione anche a fine anno? Non mi vedete, ma sto toccando ferro e non rispondo!”.
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