Ieri al San Paolo il 2018 del Napoli non è iniziato al massimo, con la sconfitta per 2 a 1 inflitta da parte dell’Atalanta. Questo significa che la squadra di Sarri è già fuori da una coppa, riducendo gli obiettivi stagionali. Ma la domanda da porsi adesso è “Si sta dando meno peso alle altre coppe per puntare forte sul tanto atteso scudetto”?
Il 24 agosto i sorteggi hanno sorriso al Napoli e c’era già chi puntava al punteggio pieno. Feyenoord e Shakhtar Donetsk sulla carta erano avversari abbordabili e con il Manchester City si pensava di potersela giocare. Ma pronti, via e l’inizio è stato dei più critici, con l’inaspettata sconfitta in Ucraina. Da quella partita Sarri ha continuato con un cambio a partita in campo europeo, con il passaggio del turno che si allontanava sempre di più. Nella gara di ritorno con la squadra ucraina, degli 11 titolarissimi ne sono rimasti 7 dal primo minuto, facendo intuire che la Champions forse toglieva troppe energie al tanto rincorso scudetto. L’ultima giornata il copione è stato molto simile, con altre 4 riserve schierate dall’inizio ed addio “coppa dalle grandi orecchie“. Però non è stata colpa delle riserve, assolutamente, dato che è stata proprio tutta la squadra che sembrava avere quasi tutta la concentrazione verso le partite che sarebbero arrivate dopo 3 giorni per la Serie A.
Qui non c’è davvero tantissimo da raccontare, dato che gli azzurri hanno giocato solo due partite. Due partite che però, in termini di ambizioni stagionali, possono sicuramente significare davvero tanto; questo perché nella vittoria contro l’Udinese c’è stato un cambio radicale di formazione, con 6-7 giocatori diversi rispetto alla precedente vittoria in campionato all’Olimpico contro il Torino. Sono serviti gli ingressi di due top player come Insigne e Mertens per sbloccarla ed il Napoli è riuscito ad ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo: 1-0, gol di Lorenzinho e quarti di finale conquistati. Sarri l’ha pensata allo stesso modo contro l’Atalanta, lasciando ancora 6 titolarissimi in panchina. Ma questa volta l’ingresso di Insigne e Mertens non è bastato per raggiungere la semifinale.
Il 2 a 1 può pesare, o forse no? Il Napoli ci puntava sulla Coppa Italia, come detto ieri da Mario Rui nel post gara, anche se non si direbbe troppo. La storia insegna che il turnover viene applicato quando la partita è agevole, oppure quando non si gioca per grandi obiettivi.
Ora è tempo di Serie A ed Europa League. Nella prima competizione non abbiamo dubbi su chi giocherà, dato che la prima posizione è forte e non bisogna farsela scippare; ma nella EL giocheranno i migliori per superare il grande ostacolo Lipsia? Solo il tempo saprà darci più dettagli, dato che tutto l’ambiente Napoli è forte dell’idea che si punta al massimo in tutte le competizioni.
L’ultima domanda che resta è: il Napoli ha davvero come unico obiettivo lo scudetto?
GIOVANNI ANNUNZIATA
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Articolo modificato 16 Dic 2018 - 14:00