Il presidente Aia, Marcello Nicchi, è intervenuto ai microfoni di Si Gonfia la Rete, sulle frequenze di Radio Crc. Queste le sue dichiarazioni:
“La Var sta andando molto meglio delle previsioni. Possiamo dire senza dubbio che è uno strumento che fa giustizia. Dobbiamo eliminare quelle voci che vedono gli arbitri contro alla tecnologia, utilizzano questo strumento con grande entusiasmo. Ovvio che c’è bisogno di fare esperienza con questo nuovo mezzo, serve sinergia tra operatore, arbitro in campo e l’addetto alla Var.
Tra pochi giorni ci sarà una sala allenamenti Var a Coverciano, verranno anche arbitri da tutto il mondo per imparare ad usarla. Chi vuole bene al calcio e ama la giustizia deve incoraggiare questa tecnologia. C’è un protocollo molto complesso che deve essere sistemato. Chi dice che Calvarese è contro alla Var mette solo zizzanie, è un caso che non ha mai chiamato la tecnologia, io arbitrai per più di 10 gare senza concedere rigori, in un solo incontro ne ho chiamati 3. È ancora una fase sperimentale, ci possono stare degli errori. Poi bisogna ricordare che l’arbitro è sempre l’unico a dare la prima e l’ultima decisione, e se è sicuro il Var cade.
Sono 900 i casi in cui il Var è stato utilizzato, 70 è intervenuto e 20 volte ha cambiato la decisione. Su 900 casi sono 5 gli errori, direi una percentuale insignificante. Non ci sono più entrate dure e proteste esagerate, inoltre i calci di rigore sono aumentati del 35%. Durante le riunioni facciamo ascoltare i colloqui tra gli arbitri ai calciatori e allenatori. Prima di decidere chi votare per l’elezioni alla presidenza della FIGC vogliamo capire chi si candida. Anche noi potremmo. Ci ritroveremo a Coverciano per decidere”.