Adam Ounas è considerato una riserva da Maurizio Sarri, che sembra considerarlo ancora acerbo per certi palcoscenici e per la sua mole di gioco. Ma l’algerino non si è comunque mai perso d’animo, rimane fiducioso ed ha parlato della sua situazione all’emittente El Heddaf TV. L’intervista è stata riportata anche dalla rivista Le Buteur.
“Per me è stato un ottimo inizio, soprattutto perché ero stato avvisato dal direttore sportivo. Lui mi ha detto che in un primo momento avrei fatto panchina, con apparizioni saltuarie, invece già conto due presenze da titolare e diverse da subentrato. Sapevo che non sarei stato titolare da subito. Ora sta a me lavorare tutti i giorni a fondo per guadagnare tempo di gioco”.
Sul suo arrivo a Napoli: “Quando sono arrivato non conoscevo nessuno, quindi sono stato un po’ per le mie. Poi ho avuto la fortuna di trovare giocatori che parlassero francese come Koulibaly, Mertens e Faouzi (Ghoulam, ndr), sempre pronti a darmi consigli preziosi. Ci tengo a ringraziarli. Quando si arriva in punta dei piedi in una grande squadra come il Napoli, si ha bisogno di appigli. Ghoulam e Koulibaly li consiglio come due fratelli maggiori, mi hanno aiutato ad ambientarmi al meglio. All’inizio era difficile integrarsi anche per il problema della lingua, ma oggi me la cavo e spero continui così”.
“Soddisfatto qui? Sto bene a Napoli, Sarri ha fiducia in me e finché nessuno verrà a dirmi che sarò prestato a gennaio, resto qua. Sono qui per imparare e guadagnare minuti di gioco per perfezionare la mia intesa con il mister e il suo gioco”. Un’attitudine che piace al tecnico toscano.
L’allenatore del Napoli non ha alcuna intenzione di bruciare le tappe con l’ex girondino. Il 21enne sta imparando in fretta, ma dovrà avere pazienza, anche perché davanti ha dei giocatori di spessore assoluto: “Non ho fretta. Ho 21 anni e sono consapevole del mio margine di crescita. Devo migliorare diverse cose sul piano tattico e difensivo. Il talento, come dice il mister, sia che lo si abbia che non lo si abbia, è inutile se non si lavora al fine di imparare. Ed io con Sarri sto imparando molto”.