Continua a far discutere il titolo provocatorio che il “Roma” ha scelto nell’edizione di domenica. Quel “Rubentus” scritto in modo provocatorio, utilizzando un nomignolo comunemente in voga tra i tifosi, proprio non è andato giù a qualcuno. Nonostante il termine “Rubentus” sia già stato utilizzato in passato, sui social sono esplose fronde di benpensanti e moralizzatori. Il “Roma” non ha offeso o fatto allusioni, ma solo utilizzato in modo satirico e provocatorio un modo di dire che fa parte del lessico utilizzato dai tifosi.
EPPURE SUI SOCIAL – Ancora valanghe di minacce, insulti e offese. Nei confronti del direttore Antonio Sasso, ma anche dei giornalisti che hanno condiviso la prima pagina del giornale dei giorni scorsi. Telefonate minacciose sono giunte in redazione, soprattutto dal nord Italia. Attacchi ai redattori sui social del giornale, ma soprattutto su
quelli dei giornalisti. Qualcuno è stato intimato di togliere tutti i riferimenti al titolo “Rubentus”, mentre qualche nostro collega è stato perfino “invitato” non farsi vedere più in giro. Sostenitori juventini, in gran parte provenienti dalla Campania, ma anche messaggi offensivi provenienti un po’ da tutta Italia. Minacce che non spaventano nessuno, ma che strappano un sorriso nei confronti di chi non ha colto il senso della provocazione, che aveva l’obiettivo di lanciare l’allarme in merito a episodi arbitrali assai dubbi che rischiano di rovinare il campionato.
IL DIBATTITO SUL TITOLO provocatorio del “Roma”, è proseguito anche ieri. Pro e contro, come sta accadendo in questi giorni. Però c’è stata anche l’incondizionata e netta solidarietà dei tifosi del Napoli. Tutti hanno apprezzato il coraggio del “Roma” di utilizzare un termine forte per sottolineare la gravità di certi errori arbitrali. Il gruppo “Ultramici”, che su Facebook conta oltre quattromila iscritti, ha creato un manifesto e un hashtag a sostegno del nostro giornale: #iostocolroma, diffuso sui social network. “Il gruppo Ultramici esprime solidarietà e sostegno al “Roma” per l’attacco mediatico che sta subendo in questi giorni a causa del titolo provocatorio di domenica. In un mondo di ipocrisie, falsi miti e “piegamenti” nei confronti del potere a tutti i livelli, esiste ancora qualcuno che anche con toni forti e decisi è in grado di non tacere e denunciare le ingiustizie che da troppo tempo siamo costretti a vedere nel campionato italiano”. E come gli Ultramici sono stati tanti i messaggi di sostegno: «Avete detto quello che pensano tutti». «Il vostro coraggio impressiona, per questo se ne parla tanto. In altre redazioni di emittenti nazionali saranno impalliditi. Avete osato sfidare i poteri forti ». «I ladri si offendono se li chiami ladri». «Onore al “Roma”, non fermatevi». Chiaramente anche i contrari: molti colleghi, pur rispettando la scelta del titolo provocatorio, hanno preso le distanze, invitando a placare i toni e non aizzare gli animi già accesi di molti tifosi in questa stagione che si spera possa essere indimenticabile.
FONTE: Giovanni Scotto