Simone Verdi non è il primo a dire di no al Napoli. I casi celebri sono vari e tra questi c’è anche un campione del mondo. Parliamo di Paolo Rossi, ex calciatore, che nel 1978 rifiutò il passaggio alle pendici del Vesuvio. I colleghi di PremiumSport hanno intervistato l’uomo simbolo del mondiale ’82, che ha raccontato l’episodio che lo riguardò in prima persona ed espresso la sua sulla vicenda Verdi.
A Napoli sei stato fischiatissimo, rischia lo stesso Verdi? “I motivi sono diversi: io parlai con Ferlaino e gli dissi che sarei andato volentieri a Napoli se avesse costruito una squadra che potesse competere per le prime posizioni, così non successe e andai al Perugia.
Verdi oggi decide di rimanere a Bologna per la stagione in corso, in un periodo in cui non esistono bandiere ha voluto essere la momentanea bandiera rossoblù, fermo restando che probabilmente a giugno andrà via e non escludo che possa andare a Napoli”.
Quali sono le motivazioni secondo te? “Penso a un problema di gioco: a Napoli nessuno gli garantisce un posto. Un giocatore che potrebbe servire sulla base degli impegni di coppa e di spazio ne avrebbe trovato comunque, anche se non quanto ne troverà a Bologna.
Un calciatore eclettico che sarà utilissimo anche per il futuro della nazionale”.
Tra i calciatori in circolazione oggi, è vero che è Mertens quello che ti somiglia di più? “Abbastanza, lui c’è arrivato più tardi, ma come caratteristiche mi è vicino: rapido veloce e sfrutta le disattenzione delle difese avversarie. Una sorta di falchetto che rappresenta l’incubo dei difensori”.