Intervenuto ai microfoni di Sky Sport nel post-partita di Napoli-Bologna, Roberto Donadoni non ha mancato di sottolineare la propria delusione per l’operato del direttore di gara, in particolar modo in merito al rigore non concesso su un sospetto tocco di mano di Kalidou Koulibaly.
“Episodio del rigore? Abbiamo chiesto delucidazioni all’arbitro, che dice di non poter considerare l’intensità del contatto. Ma in questo modo non sarebbe sempre rigore? Non mi sembra che la mano non facesse volume, senza il suo braccio sarebbe stato gol. Si vede che cambia subito direzione, la palla andava molto forte. Abbiamo fatto la partita d’andata al loro stesso livello, anche se in entrambe le circostanze ne abbiamo prese tre. Ma è evidente guardando quante occasioni hanno avuto i ragazzi davanti la porta.”
Billy Costacurta risponde al tecnico felsineo, sottolineando che, secondo il suo punto di vista il calcio di rigore non fosse cristallino, ma lascerebbe qualche subbio. Donadoni, quasi stupito, risponde: “Ah questo non è evidente? Se non la prende va in porta, significa che c’è un ostruzione fatta con la mano. Facciamo così daì, Koulibaly aveva le tasche, le mani erano in tasca. “
Il tecnico del Bologna ha poi continuato, ai microfoni di Premium Sport: “Sul piatto della bilancia c’è sempre una leggera preferenza verso le grandi squadre. Ci sta che le cose vadano così, come sono andate. Ma se il mani di Koulibaly non è mani, il Var fischia e corregge l’errore dell’arbitro. Sul rigore, invece, l’arbitro è andato a rivederlo. Bisogna usare le stesse misure.”
Articolo modificato 28 Gen 2018 - 17:46