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Le pagelle di Napoli-Bologna: Mertens un artista fiammingo, Reina al momento giusto. Callejon e Allan…

Reina 7: Su Palacio sull’1-1 è sontuoso, intervento decisivo in una fase delicatissima della gara. Plastico e sicuro quando lo chiamano in causa dalla distanza.

Hysaj 6: Pochi lampi in progressione, bada soprattutto al sodo tenendo la posizione e gestendo senza particolari sofferenze gli esterni di Donadoni.

Chiriches 5,5: Maksimovic allo Spartak è il segnale più lampante di una fiducia riposta in lui come prima alternativa alla coppia Albiol-Koulibaly, aspettative però non ripagate pienamente, anzi. Il primo tempo è un susseguirsi di difficoltà sull’asse che lo lega a un frizzante Rodrigo Palacio, non lo prende mai. In affanno sul passo, talvolta distratto, patemi molto simili a quelli vissuti dall’ex Spurs contro Gomez e compagni nella sfida del San Paolo di inizio mese. Meglio nella ripresa. In uscita è sempre efficace.

Koulibaly 6: Palacio spunta proprio alle sue spalle in occasione del momentaneo vantaggio felsineo, l’appunto al 30”, poi riprende il proprio percorso. Spesso fiancheggiando un Chiriches talvolta in difficoltà con la solita sicurezza.

Mario Rui 6: Divide con Koulibaly le responsabilità su Palacio, troppo morbido nel gestire lo spazio. Rimedia con il cross che propizia il pari. Si fa notare alternando spinta e accortezza in fase difensiva.

Allan 6,5: Che sia il cuore che pompa fosforo e dinamismo nella zona nevralgica del campo non è una novità, prova come ormai d’abitudine la percussione sfiorando la rete in un paio d’occasioni ma senza fortuna. Tra i suoi piedi la giocata giusta è una certezza, con una precisione del 96% quando chiamato ad impostare.

Jorginho 6: Solito lavoro, un po’ schermo un po’ cervello in mediana. Le contromisure dei dirimpettai a metà campo non ne limitano il raggio di manovra, gestisce 102 palloni con una precisione del 90%.

(Dal 74′ Diawara s.v.)

Hamsik 6: Il tono rispetto alle ultime, trascinanti, uscite è più sommesso. Meno prerogative tra le linee rossoblù, maggiore apporto al fraseggio.

(Dal 66′ Zielinski 6: Qualche spunto interessante sulla trequarti, poi ordinaria amministrazione.)

Callejon 6,5: Gamba e freschezza. Non solo tagli tra le linee ma tanto fondo, provando il cross oppure ricercando la superiorità in area di rigore felsinea, vedi il rigore del sorpasso.

Mertens 7,5: Il belga ha ritrovato lo smalto più brillante e la resa è tutta sul campo. Giocate intelligenti per i compagni impreziosite da estro e visione di gioco e, soprattutto, il gol. Due per la precisione. Freddo dal dischetto, maestoso il destro che sigilla il tris. Una pennellata degna di un artista fiammingo, potenza e precisione all’unisono che si insaccano sul palo lontano.

Insigne 6: Nel periodo di minore freschezza dei due compagni di reparto era il 24 azzurro a trascinare il trittico d’attacco, ora è sull’out mancino che manca un po’ di brillantezza. Il contributo è sempre garantito, spesso svaria anche a metà campo nel propiziare la manovra, ma è meno lucido nello scovare – e creare – la giocata giusta negli ultimi venti metri.

(Dal 79′ Rog s.v: Un paio di strappi trascinanti nel quarto d’ora a disposizione.)

Articolo modificato 28 Gen 2018 - 17:26

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Scritto da
redazione